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Il canile in carcere, un'idea possibile

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 05 ottobre 2004

Il canile in carcere, nelle mura della Fortezza di Forte San Giacomo a Porto Azzurro. E’ la proposta su cui si è tornato a discutere all’interno del convegno sul “Fine pena”. Il primo a parlarne è stato il Sindaco di Portoferraio Roberto Peria nel suo discorso di introduzione. Nel programma di governo del centrosinistra del Capoluogo è stato infatti inserito il progetto di un canile comprensoriale da gestire insieme alla Direzione di Porto Azzurro. Un progetto che ovviamente non può essere realizzato da un solo comune, ma che ha bisogno dell’approvazione delle altre istituzioni. L’idea nasce dalla constatazione delle enormi valenze sociali che la realizzazione porterebbe con sé. Da una parte un pezzetto di mondo esterno che entra in carcere, dall’altra il fine rieducativo, per i detenuti, di prendersi cura delle bestiole, e non per ultimo la soluzione del problema del randagismo sull’isola, che dopo la chiusura degli ex-macelli sta aumentando in maniera preoccupante. La Casa di Reclusione di Porto Azzurro ha considerato la proposta degna di essere approfondita: “Come istituzione carceraria – ha dichiarato il responsabile dell’area educativa Domenico Zottola – potremmo essere disponibili soltanto se intorno al progetto si realizzasse il pieno consenso di tutti i comuni.” Nel caso cioè in cui il canile si rendesse oggetto di tensioni politiche potrebbe rivelarsi uno strumento di instabilità e di disturbo, all’interno del carcere, tale da annullarne i benefici. Andrea Tozzi intervenuto al Convegno nella giornata di sabato ha espresso la sua piena disponibilità nella doppia veste di rappresentante del Comune di Rio nell’Elba e di Presidente dell’associazione “I ragazzi del Canile”.


portoferraio canile occupazione

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