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Portoferraio: Un'eredità di quasi cinque miliardi di debiti fuori bilancio

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 02 ottobre 2004

Debiti fuori bilancio per oltre 2 miliardi e mezzo di lire (1.360.000 €) lasciati in eredità dalla Giunta Ageno sono stati riconosciuti nel consiglio comunale di Portoferraio di giovedì scorso. Altri 2 miliardi di vecchie lire (1.100.000 €) riguardanti fatture che la Daneco ha emesso verso l’ESA per la gestione dei rifiuti sono ancora in fase di ulteriori verifiche. Quasi cinque miliardi di lire di debiti fuori bilancio che gravano come macigni sul Comune di Portoferraio, e la cifra potrebbe non essere definitiva. La situazione economica del Capoluogo non è esattamente delle migliori, la violazione del patto di stabilità ereditata dalla passata amministrazione impone un “bilancio a pane ed acqua” come ha dichiarato il Sindaco Peria. “Se non si rispetta il patto non si riesce ad amministrare” hanno spiegato gli amministratori, si possono soltanto pagare gli stipendi e le rate dei mutui. Ma anche l’economia rallenta, il Comune non può dare lavori in appalto. La linea della nuova amministrazione è questa: stringere la cinghia fino all’incirca la metà di novembre, e fare a quella data il punto veloce della situazione. Se è possibile rientrare nel patto si continua il “digiuno” fino all’anno successivo, se invece l’obiettivo è irraggiungibile si useranno i fondi disponibili in cassa. Sarebbe inutile continuare l’austerità, come ha spiegato il dirigente dell’area finanziaria Luca Donati, una volta violato il patto, anche se di pochi spiccioli, scattano comunque le sanzioni. E’ ciò che lo stesso Donati rimprovera alla amministrazione Ageno: “Al termine del 2003 era chiaro che si sarebbe stati fuori dal patto, ma i 700.000 euro dovuti ai fornitori sono stati pagati nel 2004, pregiudicando così anche quell’esercizio.” Anche la redazione del bilancio di previsione per il 2004 è stata oggetto taglienti critiche da parte di Donati: “il pareggio era solo formale e non sostanziale. Quando ci si è accorti che la spesa per l’ESA era altissima, la cifra è stata bypassata e messa fuori bilancio. Anche quando risultava chiaro che le riscossioni derivanti dall’ICI erano minori del previsto, si è diminuita l’aliquota portandola dal 4,4% al 4%. Sono stati violati molti dei principi di bilancio: quello dell’universalità (per il quale devono essere riportati tutti i debiti ed i crediti), della attendibilità (i dati devono essere supportati da analisi retrospettive e prospettiche), dell’integrità (devono essere riportate tutte le previsioni).” Il sindaco Roberto Peria ha chiesto a tutti il massimo impegno: “la cura deve essere adeguata alla malattia dell’Ente”.


peria segretario comunale palmieri

peria segretario comunale palmieri