Giornate europee del patrimonio, l’arte, la musica, il paesaggio: quale modo migliore per celebrarle quello scelto sull’Isola del Giglio? La gente si è lasciata coinvolgere nella festa; e cosi un gruppo di una quarantina di turisti hanno affrontato sabato mattina il sentiero che offre dall’alto gli scorci più belli su tutta l’isola. Erano accompagnati dall’entusiasmo dei membri del Gruppo Archeologico gigliese, dalla competenza delle guide escursionistiche di Maremmagica e dal vento impetuoso che non li ha dissuasi dalla camminata, premiandoli invece con una vista splendida su gran parte dell’arcipelago. Verso sera ci si è ritrovati nel locale dei Lombi ( locale storico isolano)per gustare insieme ad un bicchiere di vino ansonaco, l’esibizione di Alessio menestrello della orgogliosa tradizione musicale gigliese e dai virtuosismi della fisarmonica di Giovacchino; di cui le mura millenarie del Castello sono per fortuna ancora oggi spettatrici. Domenica mattina quasi un pellegrinaggio alla fonte di S.Giorgio con i resti della chiesina;c’è da chiedersi quanto resisterà ancora la sua piccola abside elegante e gli affreschi sulle pareti; un gioiello cosi dimenticato che si è persa perfino la strada che scende dal Castello; l’unica salita aspra e difficile è lungo gli archi dell’acquedotto antico. La rocca purtroppo è rimasta chiusa. Un patrimonio negato che speriamo torni presto ad essere di tutti.
Giglio Acquedotto romano