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A Sciambere del tempo che fugge

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 29 settembre 2004

Stavamo pensando a come sfangarla anche questa sera con l'A Sciambere (forte la tentazione di prenderne uno vecchio, dargli una mano di verde come alle persiane, e cercare di sbolognarlo per nuovo) ma poi ci siamo messi a percorrere mentalmente a ritroso la faticosa giornata per vedere se ci offriva qualche spunto. E scendendo giù giù verso la mattinata abbiamo infine trovato quello che nel PCI di una volta si sarebbe chiamato: "Un franco scambio di opinioni" (in portoferraiese: leticata) con Danilo Alessi. Chi ci conosce (e conosce Danilo) sa benissimo che un tale evento non può dirsi certo una novità, poiché di match dialettici T. Vs T. (Totanino contro Tardò) è costellata la (minima per carità!) storia dell'ultima quarantina di anni a Portoferraio. La partita si giocava, per la gioia degli azionisti Wind, via cellulare e sostanzialmente il copione era sempre lo stesso del confronto tra il radicale e il mediatore. Il radicale sosteneva l'eterna tesi: "La mediazione è un valore quando si esercita tra valori, ma quando c'è un disvalore in campo ed il fine della mediazione diventa la mediazione stessa, la mediazione si muta in disvalore" (portate di corsa un'aspirina al Vicepresidente ed una all'Assessore che hanno già il mal di testa). Il mediatore replicava da par suo: "La politica è l'arte del possibile, i principi sono importanti ma se ognuno si arrocca sui propri principi e non media, si finisce per favorire la terza posizione di chi ha principi antitetici con i quali non è possibile ne etico mediare" (somministrategli anche un Sinflex). Ovviamente al termine discussione i contendenti non si erano spostati di un millimetro dalle posizioni di partenza. Ma è stato negli attimi successivi alla conclusione della tenzone che vedendo apparire sull'impietoso display del cellulare un salatissimo conto, perché così come facendo l'amore anche discutendo animatamente "tempus fugit", che in un momento di debolezza ci è venuto da pensare: "Tutto questo impegno, questa energia, tutta questa tensione che diventa anche fisica, tutta questa violenza verbale nei confronti di qualcuno che poi stimiamo, tutte queste parole talvolta dure come pietre, TUTTI QUESTI QUADRINI! per discutere le sorti di una cotale fava lessa?"