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Giovanni Fratini: un provvedimento incomprensibile

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 29 settembre 2004

Giovanni Fratini avvisato di garanzia anche lui della vicenda delle alghe (molto cosiddette, la Posidonia non lo è affatto) in quanto responsabile temporaneo dell'ufficio tecnico marcianese (per le note vicende degli "abusi eccellenti" dal settembre 2003) contesta il provvedimento che gli pare assurdo: "Per iniziare - dice Fratini - non capisco come si possa parlare di truffa e aggravata, atteso che si trovi un fondamento in tutta questa vicenda le imprese implicate si sarebbero casomai rese responsabili di evasione fiscale e non di truffa! Altro elemento da tenere conto - continua Fratini - è la natura della cosiddetta discarica abusiva in quanto non autorizzata dalla Provincia, in realtà il Comune approntò a Literno un "deposito preliminare" (previsto peraltro dalla Legge Ronchi) della posidonia raccolta anche in modeste quantità sugli arenili comunali. Una struttura per la quale la stessa Provincia fece presente che non necessitava della sua autorizzazione, lo stesso deposito che fu "visitato" dal Corpo Forestale dello Stato, ma pure i dubbi del C.F.S. furono risolti dall'ARPAT di Piombino che verificò il sito ed il suo contenuto. E poi c'è da domandarsi una cosa: se le posidonie sono un rifiuto quando lo diventano a parere degli inquirenti? Solo quando vengono movimentate o lo sono anche quando permangono sulle spiagge? Nel primo caso anche un loro semplice ammontinamento su un arenile - dice Fratini - sarebbe illegale, nel secondo, come è possibile che per mesi e mesi nelle passate stagioni, ad esempio alle Ghiaie, siano rimasti (e non sanzionati) sulla spiaggia rifiuti per un volume di molte decine di metri cubi? In ultimo mi domando una cosa - chiude ironicamente Fratini - quando esco di casa la mattina con il sacchetto dell'immondizia mi rendo responsabile di trasporto abusivo di rifiuti?"


portoferraio spiaggia ghiaie alghe

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