Positivo l’incontro avuto dalla Amministrazione comunale di Marciana con i Responsabili del Dipartimento politiche territoriali della Regione toscana lunedì 27. Argomento dell’incontro era la verifica della possibilità da parte dell’Amministrazione marcianese, che il 4 agosto scorso ha annullato il Regolamento urbanistico, di adottare una strumentazione urbanistica di minima che consenta di rispondere nell’immediato ad alcune esigenze del territorio, in attesa della definizione del piano strutturale unico per l’Elba e quindi del nuovo Regolamento urbanistico. Il Sindaco Logi ha precisato che il Comune, in questa fase transitoria, tenuto conto anche della circostanza che è tuttora in vigore un Programma di fabbricazione approvato dalla Regione nel 1975 e mai stato oggetto di varianti, ha urgente necessità di perseguire a livello di programmazione urbanistica i seguenti obiettivi: 1) Reperimento di aree da destinare a impianti e servizi pubblici 2) Recupero a diverse funzioni di una modesta parte del patrimonio edilizio esistente sia pubblico che privato che da tempo ha perso la propria originaria destinazione d’uso 3) Ampliamento delle unità abitative esistenti di modeste dimensioni 4) Individuazione di alcune aree da destinare all’edilizia residenziale soltanto per necessità di prima casa da individuare mediante apposito bando 5) Una normativa per il settore turistico-alberghiero che, escludendo tassativamente la previsione di nuovi insediamenti, consenta la riqualificazione delle strutture in termini di servizi ed anche l’ampliamento della ricettività di aziende di modeste dimensioni in modo da consentire loro la possibilità di ospitare almeno una comitiva turistica. Le esigenze prospettate dal Sindaco Logi sono state ritenute meritevoli di considerazione dai Funzionari regionali e non in contrasto con l’obiettivo regionale di un piano urbanistico unico per tutta l’isola e con il documento di programmazione strategica recentemente sottoscritto dai Comuni. Gli stessi Funzionari della Regione hanno quindi suggerito alla Amministrazione comunale di avviare il procedimento previsto dall’art.40 della legge regionale n° 5 del 1995 per l’adozione di una variante al vecchio programma di fabbricazione e non del Regolamento urbanistico, rinviando l’approvazione di quest’ultimo atto a dopo la stesura del Piano strutturale unico. La variante verrà adottata nel rispetto del metodo della concertazione con la stessa Regione, la Provincia di Livorno e tutti gli altri Soggetti pubblici interessati, in particolare con l’Ente Parco e il Ministero dei BB.CC.e AA, come previsto dall’art.36 della legge regionale n°5 e dalla Direttiva comunitaria n°42 del 2001 che fa obbligo in particolare di garantire, prima della stessa adozione, la più ampia partecipazione dei singoli cittadini e delle Associazioni rappresentative del territorio.
Marciana Mollette