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Ippovie capraiesi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 29 settembre 2004

Quando vi trovate all’Isola di Capraia, se amate passeggiare senza mai perdere di vista l’orizzonte, vi consiglio di andare fino alla Mortola. Potrete scoprire paesaggi nuovi, immersi nei profumi di questa terra, con i suoi immensi terrazzamenti dove una volta si coltivava la vite, l’ulivo, la frutta... Questa estate l’ho potuta godere anche in sella ad un cavallo e per chi ama stare a contatto con gli animali è una sensazione unica. Il piacere di condividere una passeggiata con qualsiasi animale, amico dell’uomo, in un contesto come questo, ti fa capire meglio la natura umana, da sempre alla scoperta delle relazioni tra gli organismi viventi e il loro ambiente fisico. Venerdì 24 sono scesi dal traghetto alcuni cavalli, tutti maestosi: è una gita organizzata dall’architetto Ferrari della Comunità Montana. Apprendiamo dell’esistenza di un progetto per costruire a Capraia ippovie, riaprendo vecchi sentieri, adatti al passaggio dei cavalli. La foresteria della forestale alla Salata ospita i cavalieri, gli animali invece pernottano all’Aghiale e nella giornata di sabato e domenica provano ad arrivare al Dattero e a Le Penne. I “cavallini” di Elio Gambardella, così sembravano accanto ai nuovi arrivati, fanno il loro lavoro di apripista, e se la cavano proprio bene. Chissà se questo progetto andrà avanti, certo che sarebbe bello vedere la forestale a cavallo o i turisti e residenti intenti ad esplorare questa isola , in parte sconosciuta anche se piccola. Non credo che qualche ippovia la danneggerebbe; potrebbe essere anzi una gradita alternativa al trekking, e permetterebbe una attività psicomotoria importante garantendo l’impeccabile atmosfera dell’ isola con questo naturale “mezzo di trasporto”.


Cavallo nero

Cavallo nero