“La Comunità del Parco deve assumere il ruolo e tutte le funzioni che la legge quadro sulle aree protette le assegna”, questo il succo del programma approvato all’unanimità dalla Comunità nella seduta del 21 settembre scorso, dove, fra le altre cose, si sottolinea la necessità di superare la politica commissariale del Parco. Per l’assessore provinciale ai Parchi naturali, Mario Lupi, presente all’assemblea in rappresentanza della Provincia, questo programma esprime una svolta per la Comunità, che da ora in poi avrà le carte in regola per svolgere quel ruolo di programmazione, indirizzo e controllo sullo sviluppo economico e sociale del Parco che la legge le attribuisce. Sono stati costituiti l’Ufficio di Presidenza e tre commissioni che si occuperanno del Piano di sviluppo socio economico, del Piano del Parco e della revisione del regolamento interno “che fanno della Comunità uno strumento operativo” - ha sottolineato l’assessore Lupi - soprattutto alla luce della scadenza, il prossimo 30 settembre, del decreto ministeriale di nomina del commissario del Parco dell’Arcipelago. Su questo punto il documento rimarca la natura provvisoria del Commissario e auspica che sulla questione si apra un adeguato confronto tra le istituzioni locali e il Ministero per l’Ambiente, confronto che deve essere il più possibile aperto e partecipato anche sul Piano del Parco, al fine di coinvolgere in un percorso di approfondimento e discussione le istituzioni, le categorie sociali ed economiche e la cittadinanza.
Le Prade Canne e giunchi