La Banca dell’Elba ha messo a punto, in accordo con le associazioni imprenditoriali, un prodotto per agevolare le aziende elbane che operano con stagionalità. Il Credit Time è un finanziamento che sarà rimborsabile a rate con scadenza durante i soli mesi della stagione turistica E’ tempo di bilanci per il turismo. La stagione che si sta concludendo sarà catalogata come una delle peggiori dell’ultimo decennio. Cosa è successo? Si conferma la validità di una regola semplice: quando la società e l’economia attraversano una fase tranquilla, il turismo cresce; al contrario quando è l’incertezza a dominare la scena i flussi ed i fatturati del turismo si contraggono. Anche all’Isola d’Elba si è evidenziata questa tendenza congiunturale che è risultata aggravata dalle problematiche proprie del territorio. In queste circostante la migliore delle reazioni possibili è il raffreddamento dei prezzi mantenendo inalterata la qualità. Su scala locale è sempre consigliabile, in tempi di crisi economica, cercare di attuare politiche deflattive in grado di potenziare il potere di acquisto del denaro dei turisti anche a costo di autoridurre i profitti. Questo stile di comportamento facilita il ripristino di quel circuito virtuoso fatto di complicità e di attenzione alle esigenze delle persone in vacanza che ha consentito ad operatori di altre zone d’Italia (vedi la costa romagnola) di fondare la moderna democrazia del turismo sui valori dell’accoglienza. Spingendo l’analisi più in profondità è legittimo individuare il pericolo più serio non tanto nella contrazione di qualche punto percentuale sulle presenze, quanto nella perdita di quote della qualità ospitale. E’ su questa criticità che il management delle destinazioni turistiche isolane dovrebbe concentrare l’attenzione ed i progetti di rilancio. L’Elba ha bisogno di ricaricare i magneti, potenziare, sulla base di modelli di sviluppo sostenibile, le funzioni ospitali ed il proprio capitale relazionale, sociale ed umano, riposizionandosi come luogo dove si coniugano cultura ospitale, creatività, senso di libertà, tolleranza e regole di relazione. Attualmente si trova in una terra di mezzo nell’incertezza se sfruttare le residue rendite di posizione, raschiando il fondo del barile, o invertire con decisione e coraggio le turbine del motore. Questa scomoda posizione è la ragione più forte del disagio che la comunità locale ed in particolare quella imprenditoriale ed amministrativa stanno avvertendo. Al termine di questa stagione appare ancora più importante rigenerare la capacità di innovare, recuperando eccellenza, internazionalità, conoscenza, naturalità, cultura ospitale, identità ed autenticità. Questi elementi sono alla base del processo di costruzione del Sistema turistico locale e della messa a punto di dinamici strumenti di programmazione territoriale in grado di orientare le scelte di sviluppo turistico dei prossimi anni. Vogliamo essere di stimolo per il Tavolo di concertazione promosso dalle Amministrazioni e dalle Associazioni imprenditoriali Elbane, fornendo il nostro modesto contributo di idee e di conoscenze. Come istituto finanziario che ha le radici fortemente ed esclusivamente radicate nel territorio, dal quale ricava la linfa per la propria vita, avvertiamo tutto il peso delle considerazioni appena fatte. Le sorti dell’economia locale, nella quale il turismo rappresenta il core business, finiscono per condizionare grandemente la vita stessa della Banca. Per quanto ci compete continueremo a sostenere le aziende e gli imprenditori locali con tutti i mezzi a nostra disposizione, nel rispetto delle regole e della stabilità. Metteremo in campo le nostre forze e la nostra voglia di innovare e di essere al servizio dei soci e della comunità, ma tutti devono fare la propria parte. Non c’è più tempo per baloccarsi con le solite liturgie di fine stagione, bisogna rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro… si fa già sera.
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