Torna indietro

Controcopertina: Coluccia e la "questione riese"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 18 settembre 2004

Caro Giovanni Scattu Voglio ricordarti che io non ho mai accettato di fare il generale di un esercito che si contrapponesse ad un altro o che dividesse le forze prima della battaglia. L’ho sostenuto fin dall’inizio di questa storia e l’ho ripetutamente e costantemente esposto pubblicamente, su giornali, in incontri pubblici e privati e con gli stessi organi del partito, proprio perché vedevo e sentivo che c’era chi non capiva o faceva finta di non capire la mia posizione ed intravedevo la spinta che da certe forze interne al comitato Rinascita Riese veniva alla divisione ed alla contrapposizione a sinistra. Non a caso proprio alla cena (non organizzata da me) dovetti dire quelle cose che tu hai ricordato. Non ho mai condiviso questa scelta ed ho operato perché maturasse un accordo prima delle elezioni, tra il centrosinistra ed il comitato. La mia eventuale partecipazione alle primarie, proposta avanzata durante la trattativa del tavolo aperto del centrosinistra a Rio, era condizionata all’accettazione di questo metodo, da parte di tutte le forze del centrosinistra di Rio nell’Elba e sempre ribadendo che la mia disponibilità veniva ritirata di fronte ad un candidato ufficiale dei ds e del centrosinistra e così è stato con la riconferma di Catalina. Questo è stato lo sviluppo chiaro dell’intera vicenda. Chi continua ancora oggi a fare dietrologia vuol tuttora alimentare sospetti e discreditare persone e sarebbe l’ora di smetterla se veramente ci stanno a cuore le sorti del Paese. Nel movimento Rinascita Riese c’erano senz’altro forze, non tutte poiché alcune di esse pur avendo posizioni critiche verso l’amministrazione restavano nell’ambito unitario del centrosinistra, che, al contrario puntavano a fare una lista alternativa a Rio democratico e così hanno fatto, assumendosene la responsabilità e perdendo comunque di credibilità in quell’elettorato di sinistra che pensava e sperava che non maturasse una tale errata scelta. In questa lista ha confluito anche l’elettorato del centrodestra, volutamente rimasto orfano di paternità politica e sperando di conseguire così l’obbiettivo di sconfiggere il centrosinistra a Rio, conseguendo comunque, questa lista, un discreto consenso. Questa lista è nata contro l’attuale amministrazione di centrosinistra e con una buona dose di ambiguità politica che ne è elemento di debolezza e contraddittorietà e che credo faremmo bene a farla venire alla luce. E’ un’ambiguità di chi pensa di apparire di sinistra sposando le posizioni più radicali e qualunquistiche, senza una proposta e visione di governo responsabile e nello stesso tempo di tenere su questa base antagonista al centrosinistra riese, il consenso dell’elettorato di centrodestra. L’opposizione finora fatta, mi sembra che si sia dimostrata povera di argomenti e di contenuto ed abbia più cercato di alimentare sospetti e dubbi sulle scelte amministrative che poi, ad un esame di merito si sono dimostrati privi di fondamento (la vicenda della valle scomparsa e riapparsa a Nisporto), oppure di posizioni strumentali come quella di votare Alessi alla Comunità Montana, presidente di una maggioranza di centrosinistra, e fare un’opposizione pregiudiziale contro un’altra maggioranza di centrosinistra a Rio Nell’Elba. C’è comunque anche il tentativo, un po’ subdolo, di creare divisione e confusione tra di noi, con linciaggi verbali ed attacchi volgari alle persone, risentimenti elettorali e personali, che la dice lunga sulla serietà e trasparenza di certi personaggi che orbitano in quel comitato. Credo comunque che la strada migliore per rintuzzare questi attacchi sia quella di svolgere il nostro ruolo politico di forza di governo nel Paese, che si confronta e s’impegna sui problemi concreti delle persone e del paese, costringendo l’opposizione a dimostrarsi all’altezza di questo confronto. Dopo, comunque, la bella vittoria del centrosinistra a Rio, che si accompagna alla esaltante vittoria conseguita negli altri comuni ed alle europee, ricorre la necessità di elevare la nostra iniziativa politica e di governo, consolidando il risultato ed estendendo ulteriormente il nostro consenso: i programmi e le idee ci sono, si tratta quindi di realizzarli con coerenza e costanza. Poi come ho già avuto modo di dire …chi ha più filo tesserà.


rio elba case + piccola

rio elba case + piccola