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A Sciambere Brechtiano

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 17 settembre 2004

Nel 1935 Bertold Brecht, spregevole scrittore tedesco e comunista, la cui frequentazione sicuramente è mancata al mai abbastanza osannato venerabile presidente del consiglio scrisse "Die Fragen eines lesenden Arbeiters" (Le Domande del lettore operaio). Si trattava di una poesiucola propagandistica di sapore populistico la cui traduzione riproponiamo ai nostri lettori: "Chi costruiva Tebe dalle sette porte? Nei libri leggo i nomi dei re. I re hanno trascinato i blocchi di pietra? E tante volte distrutta Babilonia, Chi di nuovo la riedificò?... ... La grande Roma è piena di archi di trionfo. Chi li fece? Su chi trionfarono i Cesari? La tanto decantata Bisanzio aveva solo palazzi per i suoi abitanti?... Il giovane Alessandro conquistò l'India, egli, da solo? Cesare sconfisse i Galli. Non aveva neanche il cuoco con sé? Filippo di Spagna pianse, quando la sua flotta affondò. Nessuno pianse oltre di lui? Federico II vinse la guerra dei sette anni. Chi la vinse oltre di lui? Ogni pagina una vittoria. Chi preparò il banchetto per i vincitori? Ogni dieci anni un grand'uomo! Chi ne pagò le spese?..." Orbene qualcuno dei nostri lettori si domanderà certamente perchè abbiamo inflitto la noiosa lettura, piena peraltro di riferimenti storici che affaticano i cervelli assessorili e vicepresidenziali non risultando neppure quotabili in borsa. Il fatto è che stamattina circolavano voci sulle nomine delle società partecipate portoferraiesi tra le quali la presidenza dell'Elbana Servizi Ambientali, per la conquista della quale, in particolare per un fatto di tensione ideale e voglia di civile impegno (i mensili cinque milioni circa di vecchie lirette di indennità non contano) si è particolarmente impegnato un gigante del pensiero politico elbano, un uomo che se per avventura non si fosse affacciato sulla scenario della amministrazione dell'isola, continuando a discettare com'era aduso di arti pedatorie, ci avrebbe resi tutti più miseri culturalmente. Ci riferiscono che costui intorno al quale giustamente la quercia si è fatta un sol uomo, edificando sotto le direttittive di Monsieur le General Mansciullì una nuova linea Maginot, nella stesura del suo curriculum (che immaginiamo pieno di titoli attestanti le competenze tecniche commisurate alla bisogna), avrebbe vantato di essere artefice della trasformazione della vecchia AMNUP nella magnifica moderna e progressiva ESA. Un epocale fatto che, se non fosse stato postumo. Brecht avrebbe certamente inserito nella sua sequenza aggiungendo il verso: " .. non lo aiutò neanche uno spazzino?" Approfittiamo dello spazio per una "comunicazione di servizio", mancando questa settimana il prezioso suggerimento librario che di norma ci viene da Michele Castelvecchi, ci permettiamo di propore ancora dalla letteratura tedesca, un classico che almeno per il titolo ci appare d'attualità: "Robert Musil - Der Mann ohne Eigenschaften" (L'uomo senza qualità)


Bertold Brecht

Bertold Brecht