Torna indietro

La Signora dell'ITCG Cerboni

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 16 settembre 2004

E’ la prima Preside donna di una scuola superiore all’Elba, è Grazia Ceccherini nata e vissuta a Livorno, insegnante di inglese e con una esperienza di dirigenza scolastica al Liceo Fermi di Cecina, arrivata all’ITCG Cerboni il primo settembre scorso. “E’ stata una scelta di vita, ho cambiato casa, ho lasciato Livorno, perché non si può fare il preside pendolare.” Ma il disagio di trasferirsi all’Elba non le è minimamente riconosciuto: “E’ uno scandalo, guadagnavo più da insegnante al massimo della carriera che adesso come dirigente scolastico – e nella voce vibra lo sdegno di un lungo passato da sindacalista - nessuna indennità, nessun beneficio di punteggio, come almeno viene assegnato ai professori in trasferta. E allora, chi me lo ha fatto fare? – un attimo di pausa e gli occhi azzurri diventano più grandi sul viso sicuro e abbronzato, poi confessa – è una sfida. Questo istituto ha avuto un calo preoccupante, si sono perse 2 prime, una quarta e una terza. Non è una situazione normale. Questo è successo per motivi interni, ma anche perché si sono messe in giro delle voci false sulla trasformazione degli istituti tecnici in professionali, questo non è assolutamente vero, casomai diventeranno licei professionali, dove verrà mantenuta una buona base culturale .” Grazia Ceccherini sa di avere accettato una sfida difficile, è una preside “stanziale” in mezzo ad un via vai di pendolari: pendolari gli insegnanti, almeno il 40 per cento prende la nave ogni mattina, pendolari i ragazzi che provengono in autobus da tutti i comuni elbani. “Ci sono alcuni professori ammirevoli, che pur alzandosi alle 4 sono sempre disponibili, e non cercano di finire il prima possibile per tornare a casa. Ma ci sono casi in cui, e negli istituti tecnici è molto frequente, si pratica la libera professione, la legge lo consente e allora…” Ha già incontrato i ragazzi delle quinte e delle prime, dai quali ha raccolto il disagio per la mancanza di spazi sociali sul territorio: “così la scuola diventa l’unico momento di intensa socializzazione, per questo voglio istituire, anche attraverso un accordo con i Comuni, il servizio mensa, che possa servire per chi viene dalle frazioni più lontane, e nello stesso tempo offrire un’occasione di aggregazione e di scambio. Penso di incontrarmi anche con i dirigenti dell’ATL per rivedere gli orari degli autobus”. “Vorrei fare iniziative a livello elbano, invitare docenti universitari e coinvolgere non soltanto gli studenti dell’ITCG ma anche altri giovani, le loro famiglie, gli amministraori. All’interno dell’istituto amplieremo i corsi ECDL e le certificazioni linguistiche spendibili a livello europeo” Si vede che è una Preside abituata alle scommesse, ma che non si è portata dietro il piedistallo della “continentalità”: “i ragazzi elbani? sono al livello di tutti gli altri”. Per l’ex sindacalista livornese è rimasto il vizio antico di parlare di rivoluzione, quella semplice di ogni giorno, graduale, ma pur sempre una rivoluzione, quella che le fa sgranare gli occhi al di sopra delle lenti da lettura: “Ci provo a farla, ci provo”.


Grazia Ceccherini

Grazia Ceccherini