L'approdo di San Giovanni
Scritto da : Elena MaestriniPubblicato in data : lunedì, 27 gennaio 2003
Dalla riunione indetta nei giorni scorsi dal gruppo consiliare “Insieme per il futuro” presso il Circolo Nautico di S. Giovanni sono scaturite delle inesattezze a proposito del Regolamento Urbanistico adottato dal Comune di Portoferraio che necessitano di alcune precisazioni. Questo è quanto rileva il Sindaco Giovanni Ageno, soprattutto in merito ai timori espressi da qualcuno a proposito degli interventi previsti nella Località San Giovanni. “La verità - precisa il Sindaco – è che non esiste nessun piano di porto turistico nell’area di S. Giovanni. C’è invece la volontà, che risale al 1992, di fare un approdo turistico. Non ci sarà nessun esproprio – continua Ageno – perché non necessario , visto che le strutture a terra dell’approdo il Comune ha già un terreno di sua proprietà, mentre le cubature necessarie potrebbero essere offerte da privati attraverso un intervento di ristrutturazione. Quindi nessuno dovrà cedere il proprio terreno, se non lo vorrà.” “Tutto questo – precisa ulteriormente il Sindaco Ageno – risulta con certezza dall’articolo 26 del Regolamento Urbanistico adottato, che disciplina la “Sottozona dell’approdo turistico di S. Giovanni, destinata ad essere da un Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica , o comunque fatto proprio dalla Amministrazione Comunale. La zona oltretutto è sottoposta al vincolo idrogeologico, e pertanto vi sono consentiti solo interventi di manutenzione e risanamento conservativo degli edifici esistenti”. Si continua quindi a diffondere falso allarmismo fra la cittadinanza sia sulla questione di San Giovanni, che era già stata da noi chiarita in una conferenza stampa tenuta lo scorso 5 luglio, sia a proposito della prima casa. Per fortuna – conclude il Sindaco – l’alto numero di persone che in questi giorni frequentano quotidianamente l’ufficio tecnico comunale dimostra che i cittadini trovano istituzionalmente le risposte che cercano, sia per chiarimenti tecnici che nell’eventualità di dover formulare delle osservazioni al Regolamento Urbanistico.”
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