Ho partecipato alla conferenza nazionale dell'Anci sui piccoli comuni,a Riva del Garda il 10 e 11 settembre dal titolo "Piccolo è grande. seimila punti di forza sul territorio" E' stata un'occasione importante di incontro, di scambio di esperienze tra i rappresentanti dei comuni più piccoli per dimensione demografica, ma importanti presidi della vita democratica del paese, a strettissimo contatto con i cittadini, che con originalità, intelligenza, tenacia quotidiana, cercano di rispondere alle esigenze delle comunità e offrono servizi essenziali per la vita e la crescita sociale e culturale di una parte importante dell'Italia. Ho avuto modo di conoscere esperienze diverse dalla nostra, dal Piemonte alla Sicilia, con le quali ci accumunano problemi quotidiani e generali. La partecipazione è stata buona: più di 600 i comuni partecipanti che hanno rappresentato uno spaccato di situazioni e realtà diverse, tutte però accumunate dall'idea forza che non si può disperdere l'esperienza, la storia, l'identità di un comune, ma che questo può essere validamente salvaguardato in un'ottica nuova, fatta di gestioni associate, che permettono di garantire i servizi necessari ai cittadini, mettendo insieme risorse e personale. Dall'Anci Regionale sono stata indicata a rappresentare la situazione e le esigenze dei comuni toscani ed isolani in generale, in quanto Presidente dell'Ancim, l'associazione tematica dell'Anci che raccoglie i Sindaci delle isole minori d'Italia. Ho potuto così esprimere i disagi ma anche le peculiarità del nostro arcipelago, in quanto le isole rappresentano un territorio straordinario ed unitario, in cui si sovrappongono numerose competenze e servitù. Esse costituiscono un patrimonio inestimabile fatto di storia, cultura, paesaggio, ambiente naturale, forgiato dalla fatca de dal sudore delle donne e degli uomini che vi abitano da sempre. Riteniamo che questa identità , questo patrimonio, debba essere tutelato non solo dai suoi abitanti, ma anche dallo Stato, con il riconoscimento da parte del Parlamento del valore delle nostre isole, attraverso l'approvazione di una specifica legge, che attualmente è ferma, dopo l'esame della Commissione Ambiente del Senato, che ha licenziato peraltro un testo non del tutto soddisfacente rispetto alle nostre aspettative. Ma in questa occasione ho potuto anche illustrare l'esperienza toscana, che ha sviluppato , con l'approvazione di 2 leggi, un percorso di attenzione e riconoscimento, accompagnato da un plafond finanziario di tutto rispetto. Con la L.R.40 del 2001 infatti sono state valorizzate e sostenute da contributi economici, le attività dei comuni. piccoli e grandi, che scelgono il percorso virtuoso della gestione associata dei servizi, per meglio rispondere alle necessità ed alle richieste dei cittadini. Nel luglio di questo anno è stata approvata un'altra legge, la 39 che reca norme a favore idei comuni montani e dei piccoli comuni in situazione di disagio. La legge, tra le prime in Italia, rappresenta una novità, in quanto, per la prima volta, si individua un indicatore unitario del disagio che deriva da molti fattori:demografici, geomorfologici, sociali ed economici. Sulla base di questi indicatori verrà stabilita una graduatoria, a cui potranno accedere i comuni che hanno già in essere gestioni associate, per vedersi assegnati contributi economici diretti e possibilità di accedere al fondo di rotazione. Questa è una scommessa importante per i comuni dell'Elba, che sono ancora indietro in questo percorso associativo e speriamo che in questo autunno possano essere portate avanti tutte quelle iniziative che ci facciano recuperare il ritardo accumulato negli ultimi anni. Ho chiuso il mio intervento con un appello, accolto con partecipazione dall'Assemblea, di portare al prossimo Consiglio Comunale una delibera con la quale dichiarare zona inviolabile di pace i luoghi dove i bambini studiano e giocano, così come ha suggerito l'UNICEF. E' un gesto concreto per non dimenticere i bambini di Beslan, un gesto per interpretare la solidarietà della sofferenza e il desiderio di pace e dialogo che viene da tutto il paese.
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