A firma ATS, su Elbareport di sabato, un ragionato intervento sul terrorismo termina con l' ottimistica convinzione che i criminali non passeranno "Se saremo uniti, se saremo decisi nel condannare senza appello questi crimini contro l’umanità". D'accordo, le condanne ci vogliono, sono DOVUTE, ma arrivano appunto dopo lo svolgimento dei fatti...Ricordo le parole di un attento osservatore della Cecenia, Adriano Sofri, sulla Repubblica di qualche giorno fa. Senza ovviamente indulgere alla violenza terroristica, Sofri ricordava come "..l'Islam moderato col quale abbiamo perso -noi occidentali- la possibilità di dialogo, è quello impersonato dalle migliaia di donne uccise e violentate in dieci anni dall'esercito russo in Cecenia" (parte dei tre milioni di morti ceceni tra i quali si stimano circa 40.000 bambini). Mentre, quindi, inorridiamo giustamente per la bestialità assurda dell'ultima strage in Ossezia e la condanniamo, ricordiamoci che questa nostra denuncia, se resta parziale, aiuterà paraddossalmente il proseguimento della strage silenziosa e 'governativa' in atto da dieci anni. Che fare, qui ed ora, visto che non siamo ministri del governo? Forse ricordare, conoscere, decidere di impiegare un pò del nostro prezioso tempo a capire, individualmente o insieme. Metterci in grado di rispondere alle implacabili domande dei nostri bambini, ai quali questi fatti non spiegati tolgono la speranza ....Se le Istituzioni ci sono, battano un colpo.
cecenia strage 4