Occorre avviare quanto prima, e rispettare, la procedura formale di approvazione del piano del Parco Nazionale dell’Arcipelago toscano così come previsto dalla legge quadro nazionale. Questa in sintesi la risposta dell’assessore regionale Tommaso Franci inviata al commissario straordinario del parco, Ruggero Barbetti. La bozza definitiva del Piano era stata spedita nel mese di agosto alla Comunità del Parco, alla Regione, alle Province di Livorno e Grosseto, alla Comunità Montana ed ai Comuni del Parco. Barbetti avrebbe richiesto di far pervenire entro oggi, 10 settembre, le rispettive osservazioni e proposte. “Considerato che il Piano – si legge nella lettera dell’assessore Franci - è in elaborazione da più di due anni, riteniamo che siano più che maturi i tempi per l’avvio della procedura di approvazione. Sollecitiamo pertanto il commissario ad inviare il testo predisposto alla Comunità del Parco perché possa esprimere ufficialmente il proprio parere, come prevede la legge. Come Regione ci riserviamo di effettuare in quella sede le valutazioni di nostra competenza e di proporre eventuali modifiche o integrazioni”. Franci chiede che il commissario straordinario rispetti l’iter formale di approvazione del piano, in base a quanto previsto dalla Legge Quadro 394/91. Questa stabilisce anzitutto l’invio del piano alla Comunità del Parco, la successiva espressione di un parere da parte della stessa Comunità, l’approvazione del piano da parte dell’Ente Parco e l’invio dello stesso alla Regione affinchè provveda alla sua adozione, e quindi il successivo deposito del piano presso le sedi dei Comuni, della Comunità Montana e delle Regioni interessate affinchè vengano presentate le osservazioni da parte di chiunque vi abbia interesse e per i successivi adempimenti. “Il comportamento del commissario nella gestione delle procedure inerenti l’approvazione del Piano del Parco dell’Arcipelago – conclude Franci - conferma l’inadeguatezza di questa esperienza e la necessità di superarla con un presidente e un direttivo in grado di rilanciare il ruolo e le funzioni del parco”.
tommaso franci