Domenica 12 settembre si terrà a Rio Marina un’esercitazione nazionale di protezione del mare e delle coste. Alle 10.50 una nave carico e una motocisterna carica di greggio simuleranno una collisione nelle acque antistanti Rio Marina. L’incidente provocherà un incendio con feriti, e uno sversamento di petrolio tale da minacciare tutto il litorale, da Calaseregola a Capo di Ortano. Il Sindaco dichiarerà lo stato d’emergenza, quindi la Capitaneria di Porto coordinerà l’intervento immediato dei mezzi antincendio dei Vigili del Fuoco, della nave “Cassiopea”, e di un pattugliatore della Guardia Costiera. Valutata l’entità delle emissioni inquinanti e il particolare pregio ambientale dell’area, su richiesta del Ministero dell’Ambiente la Presidenza del Consiglio dei Ministri dichiarerà lo “Stato d’Emergenza Nazionale”. “Questa esercitazione -ha dichiarato il Sen. Francesco Bosi, Sindaco di Rio Marina e Sottosegretario di Stato alla Difesa- è stata da me proposta e poi decisa dalla Protezione Civile, in considerazione dei rischi che sussistono in quell’area cruciale che va tra il versante orientale dell’Elba e il canale di Piombino, luogo di notevole transito di petroliere (nel 2003 sono passate vicino alle coste elbane circa 800 navi cisterna, con 32 milioni di tonnellate di idrocarburi). Quest’area delicatissima non è rientrata nel primo lotto della dotazione “VTS” (sistema idoneo ad incrementare il livello di sicurezza della navigazione marittima, riducendo contestualmente il rischio di incidenti in mare), ma è stata tuttavia inserita nel secondo lotto. Tale esercitazione ha un duplice valore, ovvero quello di collaudare un sistema di emergenza nazionale (com’è del resto per tutte le esercitazioni) e quello di richiamare l’attenzione sullo snodo Piombino-Elba, che è sicuramente uno dei più complessi del territorio nazionale”.
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