Un quadro di Nevio Leoni si riconosce da lontano, sia per il soggetto, per lo più vecchi tetti e scorci caratteristici di paesini ritratti con segni netti, ma anche per la brillantezza dei colori, per i quali il pittore usa una tecnica tutta particolare. La tela bianca, infatti, viene coperta da uno strato di catrame, sul quale viene stesa una malta di colori acrilici; poi, il disegno viene inciso e l’effetto è quello di una diapositiva; solo alla fine i tratti disegnati vengono ricoperti con i tradizionali colori ad olio. L’effetto di questa tecnica pittorica è la brillantezza che rende gioiosi i paesaggi già di per sé allegri per i soggetti raffigurati: i tetti color ruggine, le case dai toni caldi dell’arancio e del giallo, tante finestrelle verdi dalle quali sventolano colorati panni stesi ad asciugare. Gli scorci delle vie, le scalinate con le piante rampicanti, sono luoghi riconoscibili e cari alla memoria. Leoni li dipinge con un senso di affettività e attaccamento a una terra che rende in tutta la sua bellezza nelle marine dall’acqua turchese, che contrasta con il bianco delle scogliere della costa a nord dell’isola, raffigurata nella sua più calda e vera solarità. E’ possibile ammirare la mostra alla Telemaco Signorini, fino al 12 settembre.
quadro di Leoni tetti di Capoliveri