Torna indietro

A Sciambere della Primula russa: Le tavole colucciane

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 10 settembre 2004

“Fiat lux”, e la luce fu. Come il Sommo Creatore, anche Giuseppe Coluccia ha parlato (1276 parole, 8890 caratteri spazi compresi, 9 paragrafi), e ha creato la luce. Ora non ci sono più scuse: il paralitico Centrosinistra elbano può e deve alzarsi e camminare. Le Scritture, si sa, si esprimono in un linguaggio solenne, per toccare tutte le corde della sensibilità umana. Farne una sintesi è improprio e assai difficile. E le cose improprie e difficili sono giusto la nostra specialità. Dunque veniamo ai punti. 1) Esistono due Centrosinistra: il ‘radicale’ (teorizzato da Rossi/Mazzantini, che peraltro è assai difficile far coincidere) e quello ‘espanso’ (teorizzato dal nostro Demiurgo), che immaginiamo leggero e ingombrante, silenzioso, adatto a riempire gli spazi vuoti negli imballaggi. L’‘espanso’ è buono e mite, e lascia un po’ troppo fare al ‘radicale’: gli ha persino lasciato candidare alla C. M. il suo massimo rappresentante, Alessi, che ha avuto solo il massimo numero di voti di preferenza all’Elba. La valutazione del peso dei Comuni all’opposizione rispetto a quelli che hanno la maggioranza prescinde dal fatto che la maggioranza di Centrosinistra radicale che ha vinto a Portoferraio ha preso più voti che tutte le altre maggioranze messe insieme, il che dovrà ben voler dire qualcosa in un Ente comprensoriale. (vince Coluccia con 186 parole contro le nostre 122) 2) Abbiamo avuto la fortuna (con la C maiuscola) di vincere anche in Comuni con l’elettorato chiaramente di destra: non sputiamo nel piatto dove si mangia. Certo se prima delle elezioni si fosse scelta la strada indicata dal profeta Coluccia, di un Centrosinistra che facesse perno su DS, Margherita e soprattutto SDI, controbilanciando le spinte radicali, allora sarebbe tutta un'altra musica: in medio stat virtus (Grittini, ci pensi lei). (vince Coluccia 219 a 69) 3) Non tagliamo il piede a d’Errico, per carità; semmai aspettiamo che venga anche il resto del corpo e l’anima. Perciò facciamo un programma che rappresenti il ‘Minimo Comune Multiplo’ degli interessi particolari delle singole comunità dell’Isola: nuova definizione della illuministica idea di “volontà generale”. La nuova parola d’ordine deve essere “compatibilità” a 360 gradi, come si dice; un po’ per uno non fa male a nessuno. Tu chiamala, se vuoi, progettualità. Vorremmo solamente suggerire che un qualunque quartiere milanese, che ha dieci volte gli abitanti dell’Elba, esprime “soggettività politiche, culturali ed istituzionali” ugualmente complesse del “microcosmo Elba”, senza che nessuno chieda di dividerlo in 80 Comuni. (Coluccia 245 a 107) 4) La C. M., con disappunto di Coluccia, è un organo elettivo di secondo grado, e quindi per sua natura diverso dai Comuni: l’idea di forzarli a essere uguali sotto il profilo del funzionamento e della rappresentatività (un sindaco in quanto tale alla Presidenza) realizzerebbe questa assimilazione; ma la C. M. ha finalità differenti e in certo senso dialetticamente opposte a quelle di un’amministrazione comunale, dovendo avere riguardo a esigenze di comprensorio e non di territorio particolare. E infatti esiste la Conferenza dei Sindaci, che rappresenta il polo dialettico con la C. M., e in quella sede si può esprimere “una politica di collaborazione istituzionale anche fra schieramenti e maggioranze diverse”. (Coluccia 214 a 111) 5) Non c’è nessun bisogno della C. M. “Esistono strumenti istituzionali che possono fare tutto quanto potrebbe fare la C. M.”. Possiamo essere anche d’accordo. Ma cambiamo la legge. (Coluccia 137 a 21) 6) Non c’è nessun bisogno della C. M. (Coluccia 37 a 8) 7) Peccato che l’ampia unità raggiunta a Portoferraio a a Rio nell’Elba sia un po’ differente da quella raggiunta negli altri tre Comuni. Che sia lì la ragione dei problemi? L’“unità” di Coluccia non è per caso ancora il Minimo Comune Multiplo? (Coluccia 77 a 41) 8) Buongiorno signor de Lapalisse. (Coluccia 34 a 4) 9) Coluccia getta la maschera: è per il Centrosinistra ‘espanso’. Un vero colpo di scena. In generale, il Centrosinistra ‘espanso’ deve assumere la direzione della politica elbana, e quello ‘radicale’ è invitato a mettere un piede (senza pestare quello di d’Errico) nell’‘espanso’, in attesa di entrare con tutto il corpo e l’anima nell’Ulivo: ad accoglierli mandiamo lo SDI, che fa da gioioso maggiordomo. In particolare, la C. M. è un ente inutile, e ci possiamo mandare anche Catalina (che ci pare essere del Correntone come Alessi, che invece non va bene). (Coluccia 113 a 93) Il settimo giorno Iddio si riposò. Speriamo anche Coluccia. La Primula Russa (noi no). Cara Primula, come dicono ad Oxford, sono cazzi suoi! D'ora in poi ella sarà additata al pubblico dispregio dal personaggio di che trattasi e preso a scimmiate (Citato), unitamente a chi ospita il suo scritto ed a Umberto Mazzantini come pericoloso bolscevico, e rovina del centro poliuretanico espanso coll'unghia incarnita a sinistra. Comunque le cedo volentieri l' A Sciambere e rimando ancora la disquisizione sui toposessuali e Garibaldi