Omaggio jazz a Johann Sebastian Bach
Scritto da : Elena MaestriniPubblicato in data : venerdì, 10 settembre 2004
Molto particolare e suggestivo il concerto proposto il 10 settembre alle 21 dal Festival Elba Isola Musicale d’Europa presso il Teatro dei Vigilanti. La serata sarà tutta dedicata alla figura del sommo compositore Johann Sebastian Bach (1685-1750), e in particolare alle sue straordinarie invenzioni per tastiera, descritte da Bach stesso come “Guida onesta che insegnerà a coloro che amano il clavicembalo, e soprattutto a coloro che desiderano imparare, un metodo chiaro con cui arrivare a suonare correttamente a due voci e poi, dopo essere progrediti, a eseguire correttamente tre parti obbligate”. Opera pedagogica quindi, ma di straordinaria valenza musicale e perfetta costruzione formale, nella quale Bach esplora tutti i procedimenti tecnici dell’epoca ricorrendo ora a un tema di danza, ora a un tenero duetto, ora a una fuga rigorosa. La prima parte del concerto prevede l’esecuzione delle 15 Invenzioni o Sinfonie a 3 voci del 1723. Alla tastiera siederà Evgenij Koroliov, grandissimo specialista del repertorio bachiano. Quando chiesero al compositore György Ligeti quale CD avrebbe portato con sé su un’isola deserta egli rispose “Se potessi portare una sola opera sceglierei senz’altro il Bach di Koroliov, perché vorrei ascoltarlo, assetato e affamato, fino all’ultimo respiro.” Originalissima la seconda parte del concerto, con protagonista il giovane vibrafonista di Kiev Andrei Pushkarev, dal 1999 membro della Kremerata Baltica e che si è già esibito come solista sui palcoscenici di tutto il mondo. Questa sera eseguirà, in omaggio a Bach, la sua recentissima opera Bach Vibrations, improvvisazioni jazz sulle 15 Invenzioni a due voci di Bach, la cui prima esecuzione è avvenuta nel marzo 2004 al festival Les Musiques di Basilea. Incoraggiato da Gidon Kremer, dopo aver composto la prima improvvisazione Pushkarev ha completato il ciclo concependo ogni improvvisazione nello stile di un diverso pianista jazz, da Bill Evans a Scott Joplin, da Chick Corea e Dave Brubeck e così via.
Andrei Pushkarev