Chiarezza su Pianosa, è questo che Legambiente chiede, per bocca del suo presidente Nazionale Roberto Della Seta, con una circostanziata lettera indirizzata in primo luogo ai Ministri dell’Ambiente e della Giustizia e a un nutrito numero di politici e amministratori locali. Nella lettera si chiede ragione ai diretti interessati di una serie di notizie sempre più frequenti su un progetto "che dovrebbe determinare un incremento dei detenuti sull’isola e preparare il terreno ad una ancora più copicua presenza di detenuti in semilibertà". La richiesta di Legambiente giunge all’indomani di una serie di visite, sempre più frequenti, da parte di funzionari ed esponenti, tra i quali lo stesso ministro Castelli, del Ministero della Giustizia. Legambiente, si legge nella nota, non è mai stata contraria ad una presenza discreta e limitata di detenuti a bassa pericolosità su Pianosa, ma tale presenza non può ridiventare l’elemento caratterizzante dell’isola a scapito di una fruizione turistica. "I parchi italiani – ha commentato Roberto Della Seta – sono caratterizzati da sempre, come spesso ricorda il Ministro Matteoli, da una significativa presenza antropica. E noi per primi del resto non abbiamo mai pensato a territori off limits, che escludessero la pubblica fruizione. Sarebbe bizzarro che proprio il Ministro Matteoli mettesse ora la sua firma in calce a un provvedimento che limiti la pubblica fruizione di un’area protetta, riportando il carcere laddove c’era un parco".
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