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Comunità Montana: Tutto rinviato, Alessi è "tra color che son sospesi"

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 01 settembre 2004

Non è facile spiegare in poche righe (ma neppure in molte) l’esito dell’ assemblea della Comunità Montana del 31 agosto. Per associazione d’idee viene in mente un bozzetto di Salvador Dalì, nessuno ci capisce nulla, ma è divertente. Ecco, capovolgiamo Dalì, non ci si capisce nulla lo stesso, ma viene da piangere. L’assemblea è durata almeno due ore e mezzo, si è discusso poco, si è sospeso molto, ed alla fine non si è votato né presidente né giunta né documento di programma. Danilo Alessi e la proposta di giunta di centrosinistra non hanno avuto neppure l’appoggio esterno di Campo nell’Elba e Marciana, come invece pareva quasi certo nella vigilia. Tutto sospeso fino alla prossima convocazione, nel frattempo un centrosinistra elbano ridotto in briciole (con un DS più che mai allo sbando) cercherà di rimettere in piedi qualcosa che possa chiamarsi accordo. Il vice sindaco del comune di Marciana D’Errico, dopo la lettura del programma da parte del candidato Presidente, ha preso la parola ed ha probabilmente chiarito i termini dell’equivoco di partenza : “Noi siamo di centro, con soltanto un piede nella sinistra”. Così l’amministratore marcianese ha anche fatto esplicito riferimento alla costituzione di una giunta dove “potrebbero venire rappresentate tutte le maggioranze di tutti i comuni”, una sorta di giunta istituzionale. Ha chiesto poi che il documento letto da Alessi venisse sospeso, e magari integrato, e ripresentato nella successiva assemblea. Da questo punto in poi inizia una vertigine di sospesioni: sospensione chiesta dal centrosinistra per decidere sulla proposta di Marciana, si rientra in aula dicendo di accettare, ma a questo punto è la destra che chiede di sospendere, per decidere se sospendere o no il documento programmatico. Anche il fiato, ovviamente, è sospeso. Il centrodestra non ci sta, chiede se è possibile parlare di un ritiro del programma. No, si vuole solo sospendere, ma nella sostanza non cambia nulla, perché a quel punto nella prossima assemblea può essere ripresentato quello stesso documento, oppure uno totalmente diverso, aperto alle proposte di altri soggetti. Il centrodestra a questo punto esce dall’aula, e con 13 voti a favore e un astenuto si decide definitivamente di sospendere tutto. Il programma letto da Alessi parlava di concertazione, di uffici di piano per la programmazione unitaria del territorio, ma questa sembra proprio tutta un'altra storia.


Mazzei Alessi Schezzini

Mazzei Alessi Schezzini