Michele Castelvecchi ritorna a proporci interessanti letture e questa volta si presenta con passaporto irlandese. Nella rubrica "Il Libro" la presentazione integrale. "Barrytown International, così Joseph O’Connor definisce il mondo letterario del suo collega, coetaneo, Roddy Doyle. Quella degli scrittori irlandesi quarantenni è una generazione molto particolare, talenti che con la massima semplicità riescono a farci sorridere con l’esasperazione dei caratteri tipici della loro gente, a commuoverci con storie ricche di profonda umanità, o ad appassionarci al romanzo storico-politico, ma sempre avendo come punto di riferimento l’individuo nella sua parte più intima. Doyle, fin dal suo primo romanzo,è la voce delle meschinità, della determinazione, della grande semplicità della working-class dublinese. The Committmens, che con La bella famiglia e Due sulla Strada costituisce la trilogia di Barrytown è il miglior esordio possibile per uno scrittore, allora trentenne, che attraverso gli altri racconta se stesso e il suo mondo, con una gioiosità e una “malvagità” che non sarebbero mai potute venire in mente a nessun altro che non avesse vissuto tutto in prima persona. Doyle è i suoi personaggi perché, anche se immaginari, li ha incontrati nel suo quotidiano, dando loro facce e storie di chi ha conosciuto. Ma ci sono anche altri modi di raccontare. Per esempio attraverso gli occhi e le emozioni di un bambino."
dublino