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Il "separatismo marittimo" elbano è una strada che non porta da nessuna parte

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 29 agosto 2004

In ordine a quanto affermato da Bruno Paternò in un suo articolo sui problemi della portualità, il Consigliere Regionale Andrea Manciulli ci ha rilasciato da Parigi, dove si trova in questi giorni, la seguente dichiarazione: "Credo che il Sig. Paternò abbia frainteso lo spirito di quanto dissi in quell'occasione; intendevo soprattutto sottolineare che il porto di Piombino aveva un problema di messa in sicurezza, in ragione del suo traffico di vettori industriali, che hanno tempi di accosto e di permanenza in banchina dettati anche dalle lavorazioni industriali. Una sicurezza da gestire anche in funzione del traffico dei traghetti; è chiaro che un eventuale grave incidente ad una grande nave in accosto a Piombino creerebbe problemi per tutto il traffico portuale. Credo anche che il "separatismo marittimo" auspicato da Paternò penalizzerebbe (come tutti i separatismi) soprattutto gli elbani, che avrebbero meno voce in capitolo, anche sulle decisioni che si assumono in ordine alla gestione del porto costiero dal quale sono più serviti, quello di Piombino appunto. In ultimo voglio sottolineare che da allora è quasi passata una legislatura regionale, nel corso della quale ritengo ci sia stata una attenzione crescente e maggiore della Regione Toscana ai problemi dell'Elba. Per quanto mi riguarda ho cercato di essere parte attiva di questo che ritengo un processo positivo. Giudicheranno comunque (tutto e tutti) i cittadini elbani, che mi pare ultimamente abbiano privilegiato le proposte di formazioni amministrative di centrosinistra, quelle tese ad un rapporto più collaborativo con la Regione Toscana".


Andrea Manciulli

Andrea Manciulli