Caro Sergio approfitto ancora dell' ospitalità che vorrai offrirmi sul tuo giornale per rispondere al signor Mazzantini. Grazie. Credevo che la frase cara ai film anni '60: "Lei non sa chi sono io"! Specchio di un diffuso malcostume italiano dell'epoca, fosse oramai passata di moda, si vede che forse non è così. D'altra parte supporre che qualcuno, chiunque viva all'isola d'Elba, non sappia chi è LEGAMBIENTE è quantomeno curioso se non rasenta l'offesa. So benissimo chi è LEGAMBIENTE, caro signor Mazzantini, come potrei non saperlo, siete spesso sui giornali. Le dirò comunque che nel mio cuore non abita lo spirito di un perfido e furioso cementificatore ma quello di un sincero amante della natura. Se così non fosse non abiterei gran parte dell'anno all'Elba pur non essendo elbano. Devo però aggiungere, anche per rassicurarla sulla mia posizione, che amare e difendere la natura per me non significa sacrificare qualsiasi cosa in suo nome e in questo credo siamo e resteremo molto distanti. Forse ci sono molti modi per salvaguardarla e forse non passano tutti e necessariamente attraverso le certificazioni di LEGAMBIENTE. Personalmente non nutro alcuna fiducia nell'indirizzo solo naturalistico che vorreste dare all'Isola d'Elba. Quando i contadini elbani terrazzavano tutti i fianchi dei monti e delle colline con fatica immane per poter vivere, erano o non erano ecocompatibili? Quando gli arenili elbani erano cantieri dove si costruivano imbarcazioni per poi superare il mare che ci circonda, il panorama era più o meno bello? L'uomo in tutte le epoche ha dovuto "fare" per vivere e certo ha anche contrastato la natura che diversamente lo avrebbe sopraffatto. Anche oggi pur se diversamente è ancora così. Ma non la annoierò oltre con cose che vi sono già state dette. La prego però, non mi dica che voi siete solo un Associazione che tutela l'ambiente e che, come qualunque cittadino potrebbe, esercitate solo un diritto sancito per legge. La vostra è un'azione politica organizzata che si differenzia sostanzialmente da quella che può, con buon diritto, esercitare un singolo cittadino e la differenza scusate ma non è poca. Non vedo complotti contro l'Elba, ci mancherebbero solo quelli, ma vedo un gran vuoto politico nel quale voi, comprensibilmente, vi infilate. Purtroppo però vi manca la cultura politica che è necessaria per mediare, anche in una piccola società civile come quella elbana, tra interessi legittimi, giuste salvaguardie, bisogni di sviluppo e aggiornamento che sono divenuti molto urgenti. Visto che mi chiede quale dei progetti "bocciati" preferisco, le rispondo che la soluzione auspicabile è certo quella che incide meno su territorio, mare e panorama, ma aggiungo anche, quella che risponda con le sue caratteristiche, alle necessità degli abitanti di Portoferraio e dei suoi ospiti, per numero di posti e strutture necessarie. Deve essere costruito al meglio un porto turistico, sicuro e dovrà essere sufficientemente grande per non essere subito inadeguato, per consentire, con degli introiti sufficienti, la manutenzione continua che sarà necessaria, il pagamento degli stipendi del personale, l'ammortamento degli investimenti, l'utile all'impresa che lo gestirà, ecc. Mi spiace ma qualcosa anche in cemento bisognerà pur farla, se no facciamo un'altra cosa che è meglio. Perché signor Mazzantini, non mettete le capacità progettuali dei vostri tecnici al servizio della collettività e non date, finalmente, qualche buon consiglio e indicazioni concrete ma soprattutto ragionevoli su come si potrebbe realizzare al meglio questo benedetto porto?
san giovanni porto turistico