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Troppi no di Legambiente

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 27 agosto 2004

Egr. Direttore, Premesso che non siamo diportisti (come Lei sa da tempo, non abbiamo nemmeno una prima Casa), da semplici cittadini siamo rimasti allibiti dalle implacabili bocciature che Legambiente Arcipelago Toscano ha dato a “tutti” i progetti del porto Turistico di S. Giovanni. Leggendo alcune di queste motivazioni, non sappiamo se ridere o piangere…………. Ad esempio si dice che il porto turistico “crea un forte impatto visivo da terra e dal mare” (sic)…allora facciamolo con materiali trasparenti così non lo si vede…..oppure che “prevede una viabilità con un incrocio a raso sulla provinciale di notevole impatto ambientale” beh allora o facciamo passare le macchine per aria oppure facciamo un bel tunnel kilometrico sotto terra……… ma per favore - come direbbero a Striscia. La domanda (Lubrano, libro della saggezza) nasce spontanea? Ma possibile che tutti i progetti presentati sono buoni solamente a deturpare il paesaggio e non servono ad altro? Sinceramente, non lo crediamo….. Inoltre, allora perché non presentare un propria proposta al posto di dire sempre no? E’ chiaro come la luce del sole che la nascita di un porto turistico per l’Elba e per Portoferraio in particolare appare una necessità improrogabile. L’attuale crisi del turismo tradizionale e l’incremento del diportismo in generale è a tutti (o quasi) evidente. Se si vuole essere competitivi sul mercato turistico, oggi non si può più fare a meno di questa infrastruttura: lo hanno capito già da tempo a Piombino, a S. Vincenzo, ecc. per cui non riusciamo a comprendere perché non lo si capisca anche qui. E’ altrettanto chiaro che è difficile “conciliare” la costruzione di infrastrutture che impattano comunque sul territorio e la conservazione dello stesso, ma indubbiamente anche se si trovasse la migliore soluzione di compromesso possibile, qualche sacrificio sia il territorio che gli abitanti lo dovranno pur fare….. Insomma, se si boccia sempre, se si rimane sempre nel totale immobilismo, se non si creano nuove infrastrutture per un turismo sempre più esigente ed evoluto (non dimentichiamoci mai che è la fonte primaria di reddito per tutta l’isola) poi non ci dobbiamo più lamentare che i turisti vanno dalle altre parti. Cordiali saluti Gli affezionati lettori di Elbareport:


Porto azzurro barche porto 2

Porto azzurro barche porto 2