I Carabinieri dell’Elba avevano ricevuto verso le 11 di Giovedì 23 gennaio sulla linea telefonica 112 segnalazioni preoccupate dal borgo collinare di S.Ilario, secondo le quali due giovani di colore stavano aggirandosi per il paese (scarsamente abitato in inverno) muniti di borsoni da venditori ambulanti, ma che erano stati notati mentre cercavano di forzare delle porte di abitazioni. La pattuglia dei Carabinieri che si recava sul posto trovava una signora ottantenne la signora Ililia Magi, che tra l’altro deve servirsi di una stampella per muoversi, fuori della sua casa visibilmente spaventata. L’anziana dopo essere stata tranquillizzata e rincuorata dai militari riusciva a raccontare la terribile esperienza appena vissuta. I due “venditori” di nazionalità marocchina e delle rispettive età di 23 e 30 anni (entrambi risultati con precedenti penali più gravi per il più giovane che si trovava in stato di libertà provvisoria) si erano introdotti nell’abitazione dove la signora abita con il marito ultraottantenne e costretto su una sedia a rotelle. Dopo aver proposto ai vecchi coniugi un acquisto di merce a cui i santilariesi non erano interessati, uno dei malviventi ha simulato di avere male ad un piede e chiesto aiuto dirottando la signora in altra zona della casa, mentre l’altro ha cominciato a frugare in un cassetto. Quando il marito della signora Magi si è accorto della manovra, si è avvicinato con la sua sedia a rotelle tentando di impedire che il nordafricano si impossessasse dell’unico biglietto da 50 euro custodito nel cassetto, ma è stato brutalmente allontanato con una spinta ed un ceffone. Dopodichè i due gentiluomini lasciavano l’appartamento e si dileguavano a piedi. Raccolta la testimonianza della signora, lucida al punto di fare una descrizione dettagliata dell’aspetto e dei vestiti dei due malviventi, i Carabinieri hanno iniziato una caccia serrata da terra ma anche dal cielo, perché alle operazioni di ricerca ha partecipato anche uno degli elicotteri dell’Arma. La fuga dei due non è durata poi molto: il ventitreenne è stato notato mentre prendeva un pulman di linea in località Alzi, pochissimo tempo dopo. I Carabinieri hanno intercettato il mezzo di trasporto pubblico, fatto scendere i passeggeri e catturato il nordafricano. Per il compare la libertà aggiuntiva è durata solo tre ore di più terminando nell’area portuale Portoferraiese dove è stato intercettato da una pattuglia dell’Arma che ha riunito la coppia nelle celle di sicurezza di Via Manganaro. Nel pomeriggio i due sono stati riconosciuti dalle loro vittime ed è stata formulata nei loro confronti la pesante accusa di “Rapina Aggravata” in concorso tra di loro, un reato per il quale rischiano di vedersi condannati fino a dieci anni di reclusione. I due nella mattinata di venerdì sono stati trasferiti a Livorno ed associati al Carcere delle Sughere.
s. ilario