Siamo sul limitare del pentimento per avere, forse troppo precipitosamente, annullato l'edizione 2004 del "Premio Fava Lessa dell'estate elbana", decisione maturata un po' per mancanza di materia prima (le clamorose favate scarseggiavano seguendo il trend negativo delle presenze turistiche) un po' per non scendere in concorrenza con il Premio Letterario Isola d'Elba e con il Premio di Giornalismo Isola d'Elba nel concorso "Premio più inutile dell'Europa Occidentale" Iniziamo a pentirci, negli ultimi giorni la leguminosa bollita pare essere tornata prepotentemente in auge. Dopo la gabbiana milanese abbiamo avuto la gabbiana fiorentina (potevano restare indietro?) che ha replicato l'elegante posizionamente "en attendent il pompiere, immobile sulla scogliera a picco", ed oggi abbiamo avuto pure un paio di fave lesse natanti che hanno rischiato di danneggiarci a capate il bel profilo delle rocce del Gronchetto. Ma il fuoriclasse è stato quello della mountain bike che ha fatto di tutto per non farsi trovare, ha lasciato il cellulare a casa, ha detto che andava sul Perone e se n'è andato alla Madonna del Monte (che è dalla parte opposta) e infine dopo aver girato come un rondone per tutto il monte ha pensato di prepararsi il bivacco notturno a venti metri da una strada e a cento metri da Pomonte. Poteva cercare di fare di meglio rapandosi a zero e mettendosi una barba finta per non farsi riconoscere. Un torzolo così, giusto per dire, per compensare per il sonno e i soldi che ha fatto buttare via inutilmente, meriterebbe una lezione. Saremmo per proporre un suo paracadutamento (si dice così?) nel fosso di Guazzaculo con la seguente istruzione da seguire: "E ora arangeti!", forse se lo mangerebbero i cinghiali, con lo scarpe e tutto, ma risulterebbe sanamente dissuasivo.