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Naufragio a Capraia 1 disperso, 3 salvati dalla vedetta CP 892 di Portoferraio

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 22 agosto 2004

Naufragio di uno yacht a motore di 17 metri, nella notte al largo dell'isola di Capraia: un membro dell'equipaggio e' tuttora disperso. L'imbarcazione, che era partita dalla località elbana di Viticcio ed diretta alla Spezia, ha lanciato intorno a mezzanotte la richiesta di soccorso a circa 15 miglia dall'isola. Due motovedette e un elicottero della Guardia Costiera sono partiti immediatamente, ma al loro arrivo lo yacht era già affondato, presumibilmente a causa di una falla provocata dall'impatto con un'onda. L'elicottero ha però localizzato il battellino sul quale si erano rifugiati tre dei quattro naufraghi, che sono stati in breve tratti in salvo dalla Motovedetta "portoferraiese" CP 892 che li ha condotti nel capoluogo elbano. I tre naufraghi salvati sono Amedeo Rampolla, 40 anni, di Pavia; Annalia Brunati, 39 anni, di Milano; e Sandro Diazzi, 40 anni, di Mirandola in provincia di Modena. Il disperso è Giuseppe Panebianco, 58 anni, residente a La Spezia. Per tutta la giornata di Sabato sono proseguite le ricerche del disperso, che continueranno presumibilmente anche domenica. Ma ecco il testo del comunicato della Capitaneria di Porto di Livorno che ricostruisce il drammatico evento: "Nella notte tra il 20 ed il 21 agosto la sala operativa della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Livorno ha coordinato una delicata operazione di ricerca e soccorso condotta a favore dell'equipaggio composto da quattro persone di un'imbarcazione a moptore di metri 17 diretta a La spezia e Naufragata a circa 15 miglia a est dell'Isola di Capraia. L'imbarcazione si è trovata in difficoltà a causa delle proibitive condizioni meteo che dal pomeriggio del giorno 20 hanno dato primi segnali d'intensificazione. la richiesta di soccorso giunta a mezzo di una flebile chiamata sul numero di soccorso della guardia costiera 1530 a mezzanotte circa, ha fatto subito scattare la ormai collaudata macchina operativa della Capitaneria di Porto ed ha consentito di impegnare immediatamente un elicottero e due motovedette della Guardia Costiera, una proveniente dal Porto di Livorno e l'altra da Portoferraio. l'attività posta in essere ha consentito in breve tempo di individuare un battello dove si erano rifugiati tre dei 4 naufraghi che, una volta localizzati dall'elicottero, sono stati tratti in salvo dalla motoverdetta CP 892 della Capitaneria di Porto di Portoferraio ed ivi trasferiti per le cure del caso. Gli accertamenti e le verifiche immediatamente scattati al momento del salvataggio hanno consentito di appurare l'assenza di uno dei componenti dell'equipaggio, che al momento del naufragio non è riuscito a salire sul battello e che al momento risulta disperso. Sono attualmente in corso ulteriori ricerche della persona dispersa conm mezzi aerei della Guardia Costiera, dell'Aeronautica Militare e della Guardia di Finanza nonchè unità navali della Guardia Costiera ed un rimorchiatore della ditta Neri. Sono state inoltre dirottate sul posto, per intensificare le ricerche, unità della marina mercantile in transito, in previsto arrivo nel porto di Livorno". Da aggiungere che i tre salvati sul battellino erano (a parte la comprensibile tensione e gli effetti del freddo patito) in buono stato di salute e non c'è stato bisogno di ricoverarli in ospedale. Sono stati gli stessi Marinai della Capitaneria portoferraiese a rimetterli in sesto ospitandoli nei locali di Calata Buccari. Successivamente i tre, dopo le dichiarazioni rese agli ufficiali della Guardia Costiera sul loro ricordo della dinamica dell'incidente, hanno lasciato intorno a mezzogiorno di Sabato l'Isola d'Elba.


cp 892 capitaneria

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