A seguito della riunione tenutasi il 22 Gennaio scorso, presso la sede dell’Ente Parco a Portoferraio, tra il Commissario dell’Ente, Ruggero Barbetti, e l’Assessore allo Sviluppo Rurale della Provincia di Livorno, Franco Franchini, il Parco Nazionale e l’Amministrazione Provinciale inizieranno insieme un percorso per trovare linee comuni di gestione degli ungulati sui territori dell’Arcipelago Toscano. Le problematiche legate al sovrannumero della popolazione di cinghiali ha visto i due Enti improntare interventi di urgenza per il suo contenimento. Infatti, sono in fase di attuazione abbattimenti su tutto il territorio dell’Isola, con risultati sicuramente incoraggianti – 327 cinghiali abbattuti nell’area protetta e 268 sul territorio di competenza dell’ATC 10 della Provincia di Livorno -. Gli abbattimenti effettuati dagli operatori afferenti alle associazioni venatorie locali continueranno anche nei prossimi mesi di febbraio e marzo. Gli interventi saranno calibrati in base alle necessità, alle segnalazioni di danneggiamenti ed ai risultati già conseguiti. Sono inoltre in fase di predisposizione programmi di controllo e gestione del cinghiale e del muflone. Le Amministrazioni si confronteranno con le associazioni venatorie e con le associazioni ambientaliste per raggiungere, ciascuno con il proprio ruolo, obiettivi comuni, con strumenti adeguati alle differenti situazioni sia territoriali che amministrative. La diversificazione dei sistemi di controllo costituisce infatti, elemento prioritario per poter agire con efficacia in situazioni sempre differenti sia per condizioni naturali geomorfologiche, climatiche, sia per la presenza di attività antropiche. Per la realizzazione di una gestione saggia e fruttuosa è altresì elemento essenziale la collaborazione con la componente venatoria locale, dimostratasi pronta ad accogliere proposte di notevole ridimensionamento del nucleo di cinghiali. E’ infatti consolidata l’opinione che l’obiettivo prevalente dei programmi di gestione degli ungulati non debba venir meno ad impegni doverosi, assunti nei confronti degli agricoltori, operatori turistici e della cittadinanza in genere, provati dai numerosi danni causati dai cinghiali. Nondimeno, trova piena condivisione il concetto, di poter conciliare finalità di conservazione delle ricchezze naturali, con la valorizzazione sia delle attività tradizionali, che di quelle agricole e turistiche delle nostre isole.
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