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Controcopertina: Il semaforo di S.Giovanni e altre maggiori questioni

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 21 agosto 2004

Chi come me si trova costretto a percorrere almeno 4 volte al giorno la provinciale per Porto Azzurro non può non osservare quali disagi provoca il semaforo della piana di S.Giovanni nei mesi di grande presenza turistica. Code interminabili in entrambi i sensi, mentre da Lacona il traffico è scarso. Minuti fermi al semaforo mentre dall'altra parte non viene nessuno. Anche se a volte e tardivamente intervengono i vigili urbani, la coda resta fino ad ora tarda. Basterebbe pensare di intervenire prima che la coda si formi e non dopo che questa assuma dimensioni disastrose. Bella figura che ci facciamo con i turisti (soprattutto quando in spiaggia non vanno perchè il meteo è sfavorevole) che vengono a Portoferraio a fare shopping: ritrovano lo stress di sempre e allora se devono tornarci ci pensano due volte. Senza pensare ai mezzi di soccorso che si trovano la strada bloccata e pericolosissima da affrontare. Ricordiamoci anche di chi per professione (medici) deve raggiungere un posto velocemente. Nessuno ha mai affrontato il problema seriamene e nessuno gli ha mai dato peso. Chi deve farlo: l'assessore al traffico? il tecnico della provincia? la protezione civile? Eppure basterebbe una rotatoria.... Michele Corsi Caro Michele permettimi di dissentire al punto che a mio parere non solo quel semaforo è bene che stia là, ma probabilmente sarebbe bene piazzarne un altro al Bivio di S.Giovanni. La ragione sta nelle statistiche: da quando quell'impianto è in funzione si è abbassata sia la sinistrosità che la mortalità stradale sull'intero tratto di S.Giovanni. Certo, ci potrà essere sempre chi di notte prenderà un dosso a 150, come purtroppo è accaduto recentemente, ma è provato che i semafori dissuadono "mediamente" dal correre e la sicurezza la si può pure pagare con qualche coda. Basterebbe Michele fare un lavoro di indagine statistica sugli incidenti mortali accaduti sul tratto negli anni prima e dopo l'installazione dell'impianto, da correlare ovviamente con l'aumento del transito veicolare, e ci si accorgerebbe quante vite hanno salvato quelle luci colorate. La soluzione che poi proponi (facendo eco ad una simile avanzata anni fa da Giuliano Fuochi), quella della rotatoria mi pare tecnicamente piuttosto peregrina. Mi risulta infatti che una rotatoria debba avere determinati e precisi parametri di ampiezza se la si vuol distinguere da uno slargo, uno spartitraffico o un birillo, una rotatoria posta in quel punto per essere realizzata comporterebbe (oltre l'esborso di parecchi soldini) l'abbattimento di un edificio e il mangiarsi una parte dell'area attualmente destinata agli impianti sportivi, con una diminuzione della sicurezza. Per quanto riguarda le competenze sul semaforo e sulla tempistica esse sono comunali, poichè la Provincia ai occupa della manutenzione della strada, ma il tratto è soggetto al piano comunale del traffico essendo il piano di S.Giovanni assimilabile ad vasto quartiere abitato. Vedi Michele bisogna iniziare a ragionare come chi si occupa del traffico aereo, che in in primo tempo ha puntato solo alla costruzione di aeroporti con piste sempre più lunghe per consentire a vettori sempre più giganteschi di prendere terra, poi ha inziato anche a considerare l'opportunità che i vettori si adattassero a quelle che erano le fisiche potenzialità dei luoghi dove si voleva far scendere la gente, ed è nata una generazione di aerei capaci di portare un bel po' di persone su piste corte. Il sistema viario dell'Elba è quello che è, lo si può migliorare, certo, ma rimarrà sempre "dettato" dalla morfologia di un'isola, non può (e non deve) sopportare frequenze di transito, carichi di lavoro autostradali. Per quanto riguarda S.Giovanni, ormai impraticabili (per la massiccia urbanizzazione del piano lato monte) sia l'antica idea della variante Le Foci - Fonte Murata che con il breve tratto di galleria avrebbe saltato Le Grotte, e la versione più corta (Le Foci - Ferro di Cavallo), la soluzione è solo e sempre la solita che per tutti i servizi elbani che debbono tenere conto di una punta di presenze estive francamente assurda (anche in un anno di crisi come questo) per uno zatterone di pietra. La soluzione è destagionalizzare, e contemporaneamente incentivare l'uso di mezzi di trasporto collettivi. Prima si capirà, su questo ed altri versanti, che puntare alla crescita delle presenze "stagionali" è un suicidio, più tardi incapperemo nelle crisi prossime venture in ambito viario, idrico, dello smaltimento rifiuti, sanitario, portuale e mille altri etc. Vedi Michele si sta andando tanto in questa direzione che si fanno le corse per progettare megaporti turistici a S.Giovanni (che vomiterebbero altre auto sul piano) perdendo il lume della ragione urbanistica e soprattutto perdendo la conapevolezza che (rima baciata) tutto ciò che è "mega", all'Elba non vale una sega.


Traffico Semaforo S.Giovanni

Traffico Semaforo S.Giovanni