La stampa di oggi riporta che la Procura di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio per dieci indagati per presunte irregolarità nel rilascio delle concessioni edilizie del Centro Servizi di Procchio (Comune di Marciana) e della ristrutturazione della “Costa dei Barbari” a Cavo (Comune di Rio Marina), le accuse che comprendono corruzione, peculato e abuso d’ufficio.. Una notizia che non sorprende perché pare la naturale conclusione dell’indagine battezzata “elbopoli” e che vede coinvolti due Prefetti, un Giudice, il Sindaco di Marciana e diversi tecnici, quello che invece lascia interdetti è proprio una dichiarazione del Sindaco di Marciana, Luigi Logi (lista civica sostenuta dal centro-sinistra), che annuncia la ferma volontà dell’Amministrazione Comunale di portare a compimento quello che ormai è comunemente definito “l’ecomostro di Procchio” (vedi foto) e per questo annuncia di aver convocato “per i prossimi giorni una Conferenza dei servizi per la valutazione del progetto per la messa in sicurezza idraulica”. Non è costume di LEGAMBIENTE esprimere giudizi che possano anticipare le sentenze che spettano ai Giudici, nei quali riponiamo la nostra fiducia, ma ci appare quanto mai singolare ed inopportuno che il Sindaco del Comune di Marciana, proprio in questo momento, si impegni per far riprendere celermente i lavori a quello che doveva essere un Centro Servizi e che è poi diventato un megacondominio di miniappartamenti. Tra l’altro la parte seminterrata dell’edificio, ancora sotto sequestro, è completamente allagata (vedi foto). Ci domandiamo, e crediamo se lo siano domandato anche i Magistrati, se prima del rilascio della Concessione Edilizia, tenuto conto della fragilità della zona soggetta a periodici allagamento, sommersa dall’alluvione del 4 settembre 2002 ed in piena zona “blu” ad altissimo pericolo idraulico, sia stata richiesta un’indagine idro-geologica e siano stati richiesti e posti in opera tutti i necessari accorgimenti, per evitare che l’area, gli scavi ed il seminterrato si trasformassero, come è avvenuto, in un lago. Ci permettiamo di suggerire all’Amministrazione Comunale di ritornare sulle proprie decisioni, cosi come ha già fatto, anche a seguito delle nostre puntuali osservazioni, con il Piano Strutturale ed il Regolamento Urbanistico, nell’interesse dei propri concittadini e degli abitanti di Procchio in particolare . Il caos che si registra a Procchio nel periodo estivo dimostra che nella zona non sono necessari altri miniappartamenti e negozi ma, al contrario occorre verificare la possibilità di revocare una Concessione edilizia affrettatamente rilasciata e che presenta evidenti problemi di legittimità, richiedendo la rimessa in pristino per trasformare la zona in un centro attrezzato per le attività turistiche.
ecomostro
ecomostro procchio fondamenta allagate