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Controcopertina: Portoferraio affumicata dai traghetti

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 19 agosto 2004

Homo sapiens non urinat in ventum Ho imparato a riconoscere le navi traghetto a naso. Ognuna lascia la sua impronta caratteristica inconfondibile a San Giovanni col maestrale e alle Ghiaie con lo scirocco. Quanto tempo ancora bisognerà aspettare affinché l’aria di Portoferraio non sia “alterata” ad ogni arrivo e partenza degli scarichi delle navi traghetto? Il sito del Ministero dell’Ambiente informa della nuova direttiva. Europea che incentiva la concorrenza tra le imprese a raggiungere risultati superiori agli standard stabiliti. E cosa fare per il rumore dei generatori di energia elettrica tenuti accesi tutta la notte? Emissioni atmosferiche provocate dalle navi, nuove proposte La Commissione Europea propone nuove misure atte a ridurre le emissioni atmosferiche provocate dalle navi. In particolare la proposta definisce le azioni che dovranno essere intraprese nell'arco del prossimo decennio, al fine di ridurre le emissioni atmosferiche delle navi. Intanto prevede la modifica della direttiva del 1999 sul tenore di zolfo dei combustibili per uso marittimo con la fissazione di nuovi limiti per la concentrazione di zolfo nei combustibili. E per l'esattezza la fissazione di un tenore massimo di zolfo dell'1,5 per cento per i combustibili, compreso l'olio combustibile pesante, che vengono utilizzati dalle navi che attraversano il Mare del Nord, il canale della Manica e il Mar Baltico, in conformità ai limiti stabiliti dalla Convenzione MARPOL. Ciò permetterebbe di ridurre l'impatto delle emissioni delle navi sull'acidificazione nell'Europa settentrionale e sulla qualità dell'aria. Dal 1° luglio 2007, questo limite di concentrazione dello zolfo, verrebbe esteso per tutti i combustibili utilizzati dalle navi passeggeri che effettuano servizi di linea da o verso porti comunitari. Ed inoltre verrebbe fissato il tenore massimo di zolfo dello 0,2 per cento per i combustibili delle navi ormeggiate nei porti comunitari. Questo assicurerebbe di migliorare la qualità dell'aria attraverso la riduzione delle emissioni di biossido di zolfo (SO2), di particolato (PM) e di ossido di zolfo (Nox) all'interno dei porti. Un'altra misura prevede il divieto della vendita di gasolio per uso marittimo (qualità DMA e DMX) con tenore di zolfo superiore allo 0,2 per cento (lo 0,1 per cento a partire dal 2008). Ed ancora, la modifica della direttiva 1997/68/CE sulle norme in materia di emissioni di ossido di zolfo, particolato e CO, al fine di includere nel campo di applicazione della direttiva i motori destinati all'uso su imbarcazioni adibite alla navigazione interna; l'abrogazione, entro il 2010, della deroga prevista dal regolamento n.2037/2000 che consente l'uso di halon nei sistemi antincendio delle navi e l'adozione di una proposta, entro il 2006, che fissi standard più severi di emissione di Nox per i motori navali a propulsione (misura necessaria solo se non sarà raggiunto un accordo all'IMO): La Commissione rivolge particolare attenzione agli strumenti di mercato. Rispetto alla regolamentazione diretta, tali meccanismi permettono di inserire i costi dell'inquinamento e gli altri costi di carattere ambientale, i “costi esterni” nei prezzi dei beni e dei servizi prodotti, incentivando le imprese a raggiungere risultati superiori agli standard stabiliti. La risposta nell’articolo tratto da l’Ambiente Informa giugno 2004 (www.minambiente.it/Sito/ai/05/mondo.htm) che introduce una nuova direttiva europea che incentiva le imprese a raggiungere risultati superiori agli standard stabiliti.


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