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Martini contesta Garufo: il Presidente dell'ESA deve essere nominato dai Comuni

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 19 agosto 2004

Si stanno susseguendo in questi giorni vari articoli sul Tirreno riguardanti la nomina del Presidente dell’ESA SPA, a cominciare da quello sconcertante del Segretario della Federazione dei DS, il piombinese Rocco Garufo. Con arroganza, questo signore viene a comunicare in modo perentorio ai Comuni elbani il nome del prossimo Presidente, come se fosse compito delle segreterie dei partiti fare questa nomina. Mi sono sentito mortificato, come Sindaco, anche per i miei colleghi e mi sento in dovere di intervenire. Egli ed altri forse ignorano che l’ESA è stata costituita in SPA e partecipata da tutti i Comuni elbani, per la gestione dei rifiuti dell’Elba e della quale tutti i Comuni hanno inoltre acquistato una partecipazione azionaria. Il capitale sociale è posseduto al 100% dai Comuni soci, che esercitano su di essi un completo controllo finanziario e gestionale, per cui ESA costituisce lo strumento operativo dei suddetti Comuni per la gestione del servizio di igiene ambientale. Non pensa, il signor Garufo, che spetta ai Comuni ed ai loro rappresentanti nel nuovo Consiglio di Amministrazione, che si andrà a costituire, la nomina del Presidente di una società da loro costituita e che per loro conto agisce? Perché poi ci annuncia che certamente verrà sostituito l’attuale Presidente che ha svolto e sta svolgendo un ottimo lavoro con grande competenza e capacità professionale, portando avanti un Piano di Impresa, concordato con tutti i Comuni? Forse per non turbare gli equilibri politici, di pura spartizione partitica? E’ questo il “nuovo” che avanza? Ben diverse mi erano parse le dichiarazioni, in una riunione presso l’impianto del Buraccio, del vicesindaco Zini, il quale aveva parlato di ricapitalizzazione dell’ESA, dell’acquisto di quote azionarie da parte dei Comuni e di un nuovo Consiglio di Amministrazione, al quale spetta e spetterà la nomina del Presidente. Signor Garufo, abbiamo già tanti maestri, indigeni e di importazione, sulla nostra isola, che ci dicono quello che dobbiamo o non dobbiamo fare, per cui non sentiamo la necessità di averne altri. Ci lasci almeno l’illusione di poter contare ancora qualcosa.


sindaco martini marciana marina

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