Una forte sciroccata sta battendo dalla serata di martedì la rada di Portoferraio piena anzi congestionata di barche di diportisti alla fonda, che continuano ad avere problemi per scarrocciamento, i ferri che non tengono ed arano i fondali. Da ieri si sentono continuamente fischiare le sirene dei traghetti in entrata ed in uscita, gli equipaggi devono fare manovra in spazi limitati, a testimonianza degli intralci creati alla navigazione dei traghetti da un popolo di "marinai" agostani che si muove spesso senza cognizione di causa per la rada portoferraiese. Sotto stress uomini e mezzi della Capitaneria di Porto costretti ad interventi a ripetizione per salvare barche dallo spiaggiamento, per calmare chi è preso da isteria salmastrosa, per condurre quanti possibile a banchina o in zone più riparate. La Capitaneria ne ha portati quanti più possibile in Darsena e quanti più possibile agli altri approdi, ed i Marinai si stanno trovando di fronte ad ogni tipo di difficoltà, inclusa quella di diportisti pretendono che la Capitaneria trovi loro una collocazione. E il vento non molla, e i Marinai quelli veri, che sul punto non commentano, scontano il frutto avvelenato di una deregulation marittima, incoraggiata dai fautori della diportistica, che ha spinto in mare anche orde di timonieri della domenica, incapaci, fonte di pericolo per loro stessi e per gli altri.
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