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SPECIE A RISCHIO NEL NOSTRO MARE:

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 18 agosto 2004

NON SOLO DATTERI A RISCHIARE L'ESTINZIONE MA ANCHE: STELLE MARINE, DELFINI, CAVALLUCCI, TARTRUGHE E CORALLI Datteri di mare ma anche stelle marine, ricci diadema, posidonia, cavallucci e tartarughe marine e ancora ciprea, gorgonia rossa, falso corallo, merletto di mare, tursiope, tonno rosso, squalo bianco, cernia bruna. Sono molte le specie dei nostri mari che anche quest’anno si vedono minacciate da bracconieri e speculatori senza scrupolo e la cronaca in piena estate ce ne dà triste conferma. Proprio nei giorni scorsi due subacquei hanno fatto strage di pesci nell'Isola di Giannutri in piena Area Marina Protetta, nel Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, dove è vietata qualsiasi tipo di pesca e il mese scorso Goletta Verde di Legambiente ha avvistato e denunciato, grazie alla collaborazione di alcuni sub, una barca di pescatori di frodo di corallo che, indisturbati, operavano sotto costa proprio davanti alla scogliera di S. Angelo a Ischia. Ma l’allarme è scattato a Giannutri anche per un altro tipo di pesca proibita, dannosissima ma molto redditizia: quella ai datteri di mare (Lithophaga lithophaga), molluschi bivalvi perforatori che colonizzano le rocce calcaree fino a 35 metri di profondità. La loro cattura infatti provoca la distruzione delle scogliere: i datteri vengono raccolti spaccando e sminuzzando la roccia con picconi e scalpelli, così viene rimossa completamente la copertura biologica dei substrati duri superficiali, e si desertificano i fondali. “Quello che è accaduto a Giannutri - ha dichiarato Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente – è intollerabile e criminale soprattutto in un'isola che è Zona di Protezione Speciale, Sito di Interesse Comunitario, Sito di Importanza Regionale che, a terra ed a mare, dovrebbe essere protetta dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano”. La pesca del dattero è vitata dal 1988 e successivamente ne è stata bandita anche la commercializzazione e ogni forma di importazione. Dunque chi pesca e commercia datteri è di sicuro fuori legge. Ogni consumatore di datteri contribuisce a questo scempio: per un piatto di linguine ai datteri si distrugge un quadrato di fondale di 33 centimetri di lato. Ogni anno in Italia vengono raccolte illegalmente tra le 80 e le 180 tonnellate di datteri, equivalenti a 4-9 ettari di fondali desertificati. “Occorre garantire – continua Ferrante - una sorveglianza certa e costante a mare ed a terra. Il Ministero dell'Ambiente deve finalmente cominciare ad assumersi le responsabilità che derivano dall’aver deciso che Giannutri è un luogo meritevole di tutela e protezione e che, proprio per questo, è stato inserito nel Parco Nazionale Arcipelago Toscano”. Per salvaguardare le tante meravigliose creature che popolano i nostri mari Legambiente anche quest’anno ospita, a bordo di Goletta Verde, "Li voglio vivi”, la campagna curata da Legambiente e dal Servizio Difesa Mare del Ministero dell'Ambiente per informare il popolo dei vacanzieri sull'importanza di non prelevare indiscriminatamente tutto ciò che di bello o di insolito popola i fondali marini. Ecco dunque un decalogo per gli amanti del mare. DIECI REGOLE BLU DI LEGAMBIENTE 1. non toccare i pesci e gli invertebrati con le mani. La pelle dei pesci è ricoperta di uno strato protettivo di muco: toccarli con le mani, specie se asciutte, provoca la sua rimozione danneggiandoli. 2. non rimuovere gli animali dal loro ambiente naturale. Per molti animali è vitale rimanere esattamente dove sono, e cioè dove profondità, luce e tipo di fondale ne permettono la sopravvivenza: se li sposti li rendi vulnerabili. 3. non ucciderli per gioco. I colori, la forma e l'armonia dei movimenti di stelle marine, cavallucci di mare, gorgonie e molte altre specie marine sono legati al fatto di essere vivi. Se vuoi continuare ad ammirarli, scatta loro una bella foto. 4. Le meduse.Se le conosci le eviti ma non le uccidi. Non tutte le meduse sono urticanti. Non si muovono verso di te e basta poco per evitarle. Non pescarle per ucciderle: sono comunque utili per l'equilibrio del mare. 5. la doccia con il sapone aspetta di farla a casa! Dopo un bagno in mare basta una doccia di acqua dolce per togliere il sale. Dalla spiaggia il sapone va diretto in mare: ma il mare con il sapone non si pulisce, anzi si sporca. 6. non buttare cotton fioc nel WC. Il cotton fioc, giunge senza ostacoli dal tuo bagno al fondo del mare o sulla spiaggia, dove poi rimane per sempre se prima non finisce nella pancia di una tartaruga marina. Se proprio lo vuoi usare, gettalo nel cestino della spazzatura. 7. non dare da mangiare ai pesci, non buttare il resto del tuo pranzo in mare. I resti del tuo panino, la buccia dell'anguria o peggio una busta di plastica non sono il cibo preferito dei pesci. Butta i rifiuti negli appositi contenitori e pretendi che lo facciano anche gli altri. Il mare pulito è un dovere, ma anche un diritto. 8. non ancorare sulla Posidonia. La Posidonia è la maggiore ricchezza che abbiamo nel Mediterraneo: è una specie di alga a nastro che ricopre i fondali. Ancorarci sopra vuol dire portarsene via un po'. 9. Il mare è come l'amore: non vince chi arriva prima. Abbassa il motore. Non trasformiamo il mare in una città assordante; non portiamo in vacanza il frastuono e l'aria inquinata delle città. 10. non farti il bagno nell'olio prima di farlo in mare. Le creme solari grasse lasciano chiazze oleose. Non usarle prima di fare il bagno. LE SPECIE A RISCHIO ü Posidonia (Posidonia oceanica) ü Stella marina ü Cavalluccio marino ü Gorgonia rossa (Paramuricea clavata) ü Ciprea o porcellana (Luria lurida o Cyprea lurida) ü Datteri di mare (Lithophaga lithopagha) ü Retepora o merletto di mare (Sertella septentrionalis) ü Falso corallo (Myriapora truncata) ü Tartaruga marina (caretta caretta) ü Tonno rosso (Thunnus thynnus) ü Tursiope (Tursiope trucantus) ü Grampo (Grampus griseus) ü Orca (Orcinus orca) ü Pseudorca (Pseudorca crassidens) ü Stenella striata (Stenella coeruleoalba) ü Steno (Steno bredanensis) ü Balenottera comune (Balaenoptera physalus) ü Balenottera minore (Balaenoptera acutorostrata) ü Capodoglio (Physeter macrocephalus) ü Zifio (Ziphius cavirostris) ü Delfino comune (Delphinus delphis) ü Globicefalo (Globicephala melas)