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La Regione fissa le regole per l'Arcipelago

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 17 agosto 2004

Nel Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 32 del 11.8.2004 sono state pubblicate le NORME DI ATTUAZIONE della Legge Regionale 56/2000 – Principali misure di conservazione da adottare nei Siti di Importanza Regionale (SIR) - che riguardano anche importanti aree dell'Arcipelago Toscano: Gorgona, Capraia, Monte Capanne-Enfola, Monte Capannello-Cima del Monte, Mola-Schiopparello, Cerboli e Palmaiola, Pianosa, Montecristo, Giglio, Giannutri. Le norme tecniche approvate sono di enorme importanza sia nella stesura del Piano del Parco che per quella del Piano Strutturale unico per l'Elba voluto proprio dalla Regione Toscana e LEGAMBIENTE chiederà che le misure previste vengano attuate nei territori interessati, soprattutto in quelli che ricadono fuori dal Parco come nel caso di parte del SIR di Monte Capanne . Con la LR 56/2000 "Norme per la conservazione e la tutela degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatiche", la Regione Toscana "riconosce e tutela la biodiversità, in attuazione della Direttiva 92/43/CEE sulla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna) e in conformità con la Direttiva 79/409/CEE, per la conservazione degli uccelli selvatici. La legge individua i Siti di Importanza Regionale (SIR), alcuni dei quali riconosciuti anche come Siti classificabili di Importanza Comunitaria (pSIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS siti individuati nel progetto Bioitaly e determinazioni relative all’attuazione della direttiva comunitaria "Habitat". La Regione ha così definito le norme tecniche e le "modalità di tutela e di conservazione dei Siti di Importanza Regionale che dovranno essere attuate dagli Enti competenti. Per il Parco Nazionale le misure di conservazione indicate sono da ritenersi semplici indicazioni. I piani di gestione di tali aree protette devono, però, considerare adeguatamente i principali obiettivi di conservazione riportati, in quanto rappresentano una visione a scala regionale delle priorità di conservazione dell’intera rete ecologica. Per i siti classificati anche come pSIC o come ZPS, oltre alle indicazioni contenute nella LR 56/2000 e nelle norme tecniche, valgono anche le norme contenute nel DPR 8 settembre 1997, n. 357 e successive modifiche (DPR 120/2003), nella Direttiva 92/43/CEE e nella Direttiva 79/409/CEE. Il testo del documento è consultabile nella sezione Approfondimenti di Elbareport


giglio marino dune di Lacona

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