Fortezze medicee, belle e pulite. Così erano nella mattina del 16 agosto, intorno alle 10, quando già il sole infuocato ti faceva sostare anche dell’ombra dei capperi. C’è da dire che il percorso esterno dà una mano a far risaltare la precisione dell’interno: banchina d’alto fondale asfissiata, porto congestionato, sopra i fumaioli delle navi lunghi stracci d’aria avvelenata. Ma i bastioni si difendono bene, barba ordinata, piazzali puliti, i cestini svuotati e con i sacchetti nuovi, neppure una cartaccia o una cicca. Alberi potati, legna accatastate quasi con geometrie svizzere. Toilette linde, le mattonelle sono ancora bagnate e profumano di detersivo. Pochi per la verità anche i turisti a quest'ora. Fa caldo. Le antenne friggono l’aria e i capelli. La Croce Verde che dal settembre dello scorso anno ha in appalto la pulizia delle fortezze ha fatto un buon lavoro, c’è un dipendente fisso che si occupa del salotto di pietra portoferraiese, gestito dalla Cosimo de’Medici, aperto tutti i giorni, escluso il mercoledì, fino alle 20,30. La convenzione però, visto lo sconquasso finanziario del Comune, potrebbe essere a rischio. E’ un peccato chiudere alle 20,30, proprio nel momento in cui si potrebbe godere in pieno del panorama senza sudare anche l’anima, e vedersi dall’alto Portoferraio by night. Lo dice anche Paolo Magagnini, Presidente della Croce Verde: “Se il dipendente della Cosimo de’ Medici non può rimanere alla biglietteria, perché non tenere aperto ugualmente, gratis, anche la sera? Chiudere serve a poco – dichiara Magagnini – chi vuole entrare scavalca il cancello, e la mattina troviamo di tutto, anche siringhe, e i bagni in condizioni disastrose. La notte le fortezze chiuse diventano un rifugio indisturbato. Se invece fossero un luogo frequentato si scoraggerebbero certi comportamenti.” Chi l’ha detto che quando la Cosimo chiude debba “portarsi via il pallone”? Le fortezze, patrimonio culturale di tutti, avrebbero tutto il diritto di vivere anche di notte.
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