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Il Ministro Castelli sbarca a Pianosa ed è subito un "caso"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 15 agosto 2004

Scoppia il caso CASTELLI - PIANOSA? Pare proprio di sì, e ad accendere le polveri in mattinata di sabato è "Dagospia" il frequentatissimo sito di Roberto D'Agostino che pubblica la notizia: "Piano piano, si arriva a Pianosa. Splendida isola dell’arcipelago toscano, superprotetta sia dalla Legambiente sia dalle norme che regolano i parchi naturali sia dalla polizia carceraria a causa di un penitenziario che troneggia minaccioso. Insomma, è vietatissimo ancorare e/o ormeggiare. Lo sanno tutti, compreso il ministro della Lega (a volte anche della Giustizia) Robertino Castelli. Che avrebbe chiesto un permesso all'ente parco e al Ministro dell'Ambiente Alterato Matteoli per poter far ancorare la barca di un suo amico industriale. Lega di qua, ancora di là…" Ma se la nota del sito di ha il tono del gossip, molto meno giocoso è il comunicato di Legambiente messo in linea alle 17 di sabato il cui testo riportiamo qui di seguito: Dopo Berlusconi anche Castelli:"Governo sempre più casa dell'illegalità" “Sarebbe un atto gravissimo che, se confermato, getterebbe nuove ombre sulla tutela della legalità da parte di questo Governo”. Così Legambiente commenta la notizia riportata dal sito www.dagospia.it, dell’ipotesi avanzata dal deputato della Margherita Roberto Giachetti di una richiesta d’attracco con barca privata nell’isola di Pianosa da parte del Ministro di Grazia e Giustizia Roberto Castelli. Secondo quanto riportato dal sito il Ministro Castelli avrebbe richiesto all’Ente Parco e al Ministro dell’Ambiente Matteoli, un permesso d’ancoraggio nelle acque in prossimità dell’isola dove, come è noto, c’è un assoluto divieto anche di passaggio. Vedendoselo negato, il Ministro avrebbe comunque fatto attraccare l’imbarcazione dell’amico industriale nelle acque di Pianosa, violando il divieto. Come possono gli italiani – s’interroga Legambiente - fidarsi del sistema giudiziario se è lo stesso Ministro della Giustizia a violare le leggi? Se confermato – continua la nota dell’associazione ambientalista- un simile comportamento non può passare inosservato. Chi però avrà il coraggio di far rispettare il principio cardine della nostra giustizia secondo il quale la legge è uguale per tutti? Simili vicende – conclude Legambiente - gettano ancora ombre su questo Governo che ha dimostrato in più di un occasione di essere troppo poco attento a far rispettare la legge soprattutto quando si parla di ambiente". Che cosa si sa sulla visita pianosina dell'esponente leghista? E' noto che il giorno 9 agosto il Ministro ha compiuto di buon mattino (prima che arrivassero i quotidiani visitatori) una sosta di circa un'ora all'isola piatta, fermandosi però a quanto si è appreso nella parte non interessata dalle ex-strutture carcerarie. Ora poichè è difficile che un ministro si sia materializzato sull'isola con il tele-trasporto, occorre che qualcuno l'abbia condotto a Pianosa. Chi? E' stato un tender dello yacht del Ministro o una motovedetta della Amministrazione Penitenziaria? E in questo caso da dove sarebbe stato prelevato il Ministro Castelli? Pare improbabile che sia partito da Porto Azzurro o Campo nell'Elba dove nessuno lo ha notato, tutto può essere, ma se invece Castelli si è mosso dallo yacht, dove era ormeggiato il natante su cui ha trascorso la notte? Ci pare insomma che potrebbe profilarsi un'altra buccia di banana pianosina, dopo la sconcertante vicenda dell'elicottero in volo sull'Isola con a bordo due consulenti (del Parco e di Matteoli) e due imprenditori che non è ancora chiaro a che titolo là fossero.


Pianosa Pulizia Porto

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