Un intervento dei pendolari elbani dell'ASVIPE sul caos dei collegamenti col porto di Piombino. Piombino senza strade e senza treni. Ma qualcosa si potrebbe fare, per i pendolari elbani. Nella cronaca di venerdì 13 agosto a Piombino non c’è stato solo il libeccio che ha messo in seria difficoltà diversi bagnanti. C’è stata anche la riconferma -se mai ce ne fosse stato bisogno- che la nuova strada a quattro corsie da Venturina a Montegemoli ha qualcosa che non va, e che forse il treno non è proprio da buttare. L’autobus dell’ATM (la linea azzurra) che sostituisce intorno alle19 il treno da Campiglia a Piombino, ha impiegato ben 50 minuti -quasi il triplo- per fare il percorso completo fino al porto. La scorsa settimana il tempo era stato di 40 minuti. E per i viaggiatori diretti all’Elba sono guai, guai seri. Si perde la nave della Toremar alle 19,30 e si rischia di perdere anche quella della Moby alle 20. Non è umanamente possibile far terminare con due stop, uno per corsia, la nuova bellissima strada a quattro corsie che a Montegemoli si immette nella provinciale della base geodetica che poi prosegue per Fiorentina e per Piombino. E’ come dire che chi ritorna dalle spiagge della costa est ed ingorga tutta la strada da Montegemoli a Fiorentina e fino al Gagno, per cui si procede a passo d’uomo o si è tutti fermi, ha la precedenza sul servizio pubblico sostitutivo del treno. E più avanti anche il limite dei 50 chilometri all’ora sulla strada provinciale del Gagno è una vessazione inaccettabile, in quelle condizioni, se hai 30 minuti di ritardo e stai perdendo l’unico traghetto. Per carità, l’autista dell’ATM è stato gentilissimo, ci ha portato fin davanti alla Moby Ale che stava partendo. Ha suonato a lungo il clacson per avvertire il comandante, il quale ha fatto ritirare giù il portellone già alzato e la trentina di passeggeri delle ferrovie sono saliti. Sono cose che sul porto Piombino si vedono assai raramente, per cui il ringraziamento è d’obbligo. Mille volte grazie: fossero sempre così tutti i Comandanti, e di tutte le compagnie! Ma il problema vero è che se Piombino non ha ancora le strade, allora rimettiamo in funzione il treno, che in ogni condizione in venti minuti arrivava sul porto: il numero dei passeggeri estivi lo giustificherebbero pienamente, visto che l’autobus è più economico solo quando i passeggeri sono una decina, non certo quando sono molte decine come succede d’estate. Qualche proposta tecnica dettata dalla nostra esperienza di pendolari? 1- Quando la strada è bloccata, l’ATM dovrebbe far passare i suoi autobus da Colmata, una strada che solo i piombinesi conoscono e che non passa da Fiorentina. 2- Quando l’autobus è in forte ritardo, dovrebbe passare dalle Acciaierie andando prima al porto e poi in città. Si recuperano quasi 10 minuti. 3- La strada del Gagno è sufficientemente larga per tre corsie. Più che il limite di 50 all’ora sarebbe bene prevedere due corsie per entrare in città ed una per uscirne. Fu la Provincia anni addietro che bloccò una proposta intelligente avanzata da diversi piombinesi e non solo. Ritornare su questa pessima decisione sarebbe per il nuovo assessore provinciale alle infrastrutture e trasporti, Laura Bandini, l’occasione di fare bella figura con poco, costerebbe infatti solo la vernice bianca per ridipingere le strisce. Di sicuro Elbani e Piombinesi non possono impiegare da Campiglia a Piombino lo stesso tempo che ci vuole da Livorno a Campiglia. E se non si vuol fare nulla di tutto ciò, allora ridateci il treno.
Piombino Porto