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Pasticci procedurali in Biscotteria

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 23 gennaio 2003

C’è voluto poco, è bastato interpellare il capogruppo dell’opposizione, per scoprire che il rinvio del Consiglio Comunale del 27 gennaio, al di là delle motivazioni addotte a scusante dai comunicati dell’Amministrazione Comunale portoferraiese, era il frutto di una serie di pasticci procedurali che hanno irritato fortemente proprio il capogruppo di Insieme per il Futuro. “Avevano convocato il Consiglio – ci ha dichiarato Giovanni Fratini – in aperta violazione dello Statuto Comunale, senza cioè che il Sindaco sentisse la Conferenza dei Capigruppo, hanno proceduto a spostare il Consiglio, fissando per il 27 la dovuta Conferenza dei Capigruppo, solo dopo che abbiamo fatto presente che, stufi di queste “libere interpretazioni” delle regole (non è la prima volta che accade), avremmo proposto nei termini di legge un ricorso che sarebbe risultato invalidante dei lavori del consiglio” Ma le irregolarità non si limitavano a questo primo aspetto: “Alcuni dei punti in discussione, di pertinenza del Consiglio – riprende Fratini - dovevano necessariamente essere portati in discussione preventivamente nelle relative commissioni , segnatamente Portualità e Bilancio e Finanze. Nel primo caso si è proceduto a convocarla nei termini corretti, nel secondo a precipizio con dei risvolti perfino comici” E Fratini spiega che solo nella giornata del 23 ha ricevuto una convocazione come membro della Commissione Bilancio per il 24 gennaio, per discutere ancor prima che delle linee del Bilancio la nomina della Presidenza stessa della Commissione, che in effetti non si era ancora costituita. “E siamo anche qui in presenza di una violazione delle norme, che prevedono che le commissioni siano convocate con 5 giorni di anticipo – chiosa il capogruppo di Insieme per il Futuro che riprende – ma i cittadini devono sapere che i rilievi che muoviamo sono questioni di sostanza, e non di forma, stiamo ragionando del Bilancio, impedire all’opposizione di esercitare il suo mandato sul principale atto economico è inaccettabile. Come si può prestare fede – chiude Fratini – agli strombazzamenti sulla pretesa “apertura ai cittadini” ai numeri verdi ai “ditelo al Sindaco”, quando non si rispettano neppure gli elementari diritti dei cittadini eletti in consiglio?”


portoferraio panorama da schiopparello

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