Vengo a Marciana Alta da almeno vent’anni e da sempre mi siedo davanti al Bar di Porta per mangiare una panzanella in santa pace e leggere il giornale. Alcuni giorni fa, all’una, mentre ero metà della mia panzanella, sono arrivati i vigili urbani e mi hanno fatto alzare dal tavolino perché “dovevano misurare il suolo pubblico”. E’ giusto, penso, e cambio tavolo. Il mattino dopo, mentre prendo il cappuccino, tornano i vigili urbani e mi fanno alzare un’altra volta, perché devono “rimisurare il suolo pubblico”. Che succede, penso, si sono persi le misure? Mi alzo e cambio tavolo. Due giorni dopo, sto per sedermi a fare colazione al solito posto, quando vedo tornare i vigili urbani… per rimisurare il suolo pubblico! Per evitare di essere sfrattato per la terza volta, mi siedo dall’altra parte della scalinata. A questo punto mi sorge un dubbio: forse non sono lì per misurare il suolo pubblico e i casi erano tre: o i vigili non sanno contare, o vengono colti da fulminanti amnesie ogni volta che si allontanavano dal bar e dimenticano le misure, oppure, più semplicemente, ai vigili del comune serve proprio quel tavolino! Ho espresso il mio pensiero ai due baristi, che si sono illuminati. Perché non ci avevano pensato prima! Mi hanno assicurato che i vigili sanno contare benissimo e sono in ottima salute, pertanto, l’unica spiegazione è che, davvero gli serva quel tavolino! Era quindi inutile arrabbiarsi per il fatto che in cinque giorni fossero andati a misurare lo stesso pezzetto di cemento cinque volte! Solidali con i vigili di Marciana, mi hanno assicurato che recapiteranno in comune l’agognato tavolo. Resta però un dubbio: a che gli servirà? Forse a fare le sedute spiritiche per sapere esattamente come applicare le regole del suolo pubblico? Ma il tavolino non è rotondo, è quadrato, e quindi non può essere questa la spiegazione… Si accettano suggerimenti. Un cliente del Bar di Porta Caro Signore ma di cosa si va mai impicciando? Se i tutori dell'ordine marcianese hanno agito così, avranno avuto le le loro buone anzi ottime ragioni. E poi la tavolinometria è scienza complessa, e per affrontare i problemi che studia occorrono prudenza e prove su prove e soprattutto l'umiltà di cui ella francamente non ci pare disporre. Abbia in futuro un atteggiamento più collaborativo anche sotto un profilo spiritale, accetti di buon grado di trasmigrare (alla bisogna) con la sua panzanella, e sià più deferente verso chi lavora anche per lei, monitarando duramente giorno dopo giorno le pubbliche proprietà, escludendo metamorfosi o comunque variazioni spaziali tavoliniche.