“L’Elba ha bisogno assoluto dell’aeroporto, ed ha bisogno che lo scalo abbia caratteristiche tali da consentirci di ottenere il nostro ‘sbarco’ su di nuovi mercati turistici, a cominciare dal nord Europa, e la destagionalizzazione che tutti auspichiamo (turismo congressuale in primis). Come possiamo sperare di invertire l’attuale trend negativo della nostra industria principale senza questa importante struttura?” Lo ha detto il presidente dell’Associazione Albergatori elbani, Mauro Antonini, aprendo, quest’oggi, la tavola rotonda sullo sviluppo dell’aeroporto elbano di la Pila, incontro al quale, nella saletta dell’Apt, a Portoferraio, hanno partecipato tutte le associazioni di categoria dell’isola, rappresentanti degli enti locali, della Regione, della camera di Commercio di Livorno e della Sat, la società che attraverso Alatoscana ed Aerelba gestisce lo scalo campese. Una preoccupazione è emersa chiara su tutte: se non si fa qualcosa subito l’aeroporto elbano, nella prossima estate potrebbe rischiare la chiusura. Nessuna Compagnia aerea infatti, fino ad ora, ha assicurato i collegamenti anche per quella contestata antenna per la telefonia mobile che tutt’ora si trova nei pressi della pista e che disturba atterraggi e decolli. Va aggiunto che il Comune di Campo nell’Elba ha assicurato che verrà rimossa molto presto, quindi questo scoglio potrebbe essere superato in tempi brevi. Quello che rimane da risolvere invece è dato dalla scarsa convenienza economica che l’attuale situazione dello scalo aereo elbano assicura, sia alle compagnie che a chi lo gestisce. Questo scoglio potrebbe essere superato con la classificazione della struttura come “scalo di terzo livello” ed è stato proprio questo l’appello che si è levato durante l’incontro. Riguardo poi ai lavori di adeguamento della struttura, finanziati dalla Regione, tutto dovrebbe essere completato entro settembre: sarà realizzata la nuova aerostazione, con servizi e apparecchiature per la sicurezza (antiterrorismo), e verranno messe in sicurezza le aree limitrofe per scongiurare rischi di natura idrogeologica. Positivo è invece l’aspetto riguardante la lunghezza della pista: non sarà necessario un suo allungamento (intervento che comporterebbe problemi di vari tipo) poiché le moderne tecnologie installate sugli aerei consentono ormai decolli e atterraggi anche su piste della lunghezza di quella elbana. La Sat, attraverso il suo direttore, dott. Nencioni, ha assicurato il suo impegno per dare un futuro al nostro aeroporto, così come hanno fatto l’architetto Alfaioli, che rappresentava la Regione, ed il dottor Barsotti a nome della camera di Commercio di Livorno. Una buona idea infine, una possibile ipotesi per dare un input immediato di operatività all’aeroporto elbano, è venuta proprio dall’interno dell’Associazione Albergatori. L’ingegner Massimo De Ferrari, presidente del Pool Elba Promotion, ha infatti illustrato una trattativa che è in corso con una compagnia aerea, la Portugal, che potrebbe noleggiare ad un consorzio elbano il proprio servizio (quindi gli aerei, dei Dornier a 18 posti, ed i piloti) per la stagione in arrivo. Il prezzo di questo noleggio sarebbe del tutto abbordabile e i vari soggetti elbani, a cominciare dagli enti locali elbani, dovrebbero essere disponibili per assicurare la copertura finanziaria.
marina di campo aeroporto