La riunione della Direzione Elbana dei Ds aveva davanti a sè la delicata discussione sul nome del prossimo Presidente della Comunità Montana che dovrebbe essere indicato proprio da quel partito. Ci riferiscono di una discussione che ha avuto un inizio felpato ed una coda infuocata. Presente in massa la sezione di Campo nell'Elba, compreso il ViceSindaco Graziani, che della Direzione DS non fa parte, e che ha espresso perplessità sulla candidatura Alessi arrivando a chiedere una terna di nomi DS tra i quali i Sindaci in quota centro-sinistra avrebbero potuto scegliere il Presidente della Comunità Montana. Ipotesi rigettata da Marchetti, Franchini, Monaci, Battaglini, Mazzei ed altri che hanno espresso il loro appoggio ed apprezzamento a Danilo Alessi. Ma il Segretario della Fedrazione Piombino-Val di Cornia-Elba, Rocco Garufo, iniziava quello che doveva essere l'intervento conclusivo della serata dicendo che non c'erano le condizioni per esprimere una candidatura unitaria del Partito e che comunque la Direzione non era il luogo dove fare questa candidatura. Quello che era stato preannunciato come un lungo intervento veniva subito interrotto dal fino allora silenziosissimo Umberto Mazzantini che diceva che il candidato c'era eccome, la Direzione aveva fatto un unico nome: quello di Danilo Alessi che rappresentava il Partito e che era il suo unico candidato, e che proprio la Direzione, e non qualche segreto conciliabolo, era l'unico luogo dove discutere chi doveva essere il candidato unico di tutti i DS. Ed al Segretario di Federazione che diceva di non aver detto quelle cose, Mazzantini rispondeva coloritamente: "traduco in italiano quello che te vorresti farci ingoiare". A quel punto era baraonda e ad alimentarla era anche il Segretario Zonale Alessandro Mazzei che, nella discussione concitata, annunciava che esisteva anche un veto del Sindaco di Marciana sull'impegno in Comunità Montana di Maria Grazia Mazzei, al che il solito Mazzantini si chiedeva se il veto fosse stato messo perche Maria Grazia "ha denunciato i ladri e scoperchiato il pentolone della Comunità Montana" e se il Partito intendesse accettare un veto di questo tipo e come fosse possibile spiegare alla gente che un esponente Ds veniva messo alla porta perchè aveva fatto troppo bene il proprio dovere di Amministratore e di cittadina. Così il lungo intervento di Rocco Garufo si spengeva sotto le mazzate di Mazzantini dopo circa 15 secondi e si andava alla candidatura di Danilo Alessi a cui veniva affidato quello che Marchetti definiva un "mandato esplorativo". Ma la Sinistra del Correntone è ormai sul piede di guerra e il confronto con le Liste Civiche si preannuncia durissimo, con veti da parte di Campo su Alessi e da parte di Marciana sulla Mazzei, ma è chiaro che se Alessi non passerà sarà difficile per il centro-sinistra (che dispone della maggioranza per un solo voto) convincere ad adeguarsi ai diktak delle liste civiche sia Rifondazione Comunista che Maria Grazia Mazzei ed altri esponenti della Sinistra DS, così il presidente alternativo (si sono fatti appunto i nomi di Briano e Schezzini) gradito a Campo e Marciana non avrebbe comunque i voti per passare e governare. Ma forse i riformisti della Quercia hanno abbandonato solo a parole il vagheggiato governo istituzionale della CM è stanno volutamente alzando il tiro per provocare una rottura che metterebbe fuori gioco Alessi e la maggioranza di centrosinistra. Si raggiungerebbero così gli alti obbiettivi di escludere "la troppo rossa" Maria Grazia Mazzei e di formare un bel pateracchio onnicomprensivo, un governo della CM in cui una destra isolana, dopo aver preso a calci in bocca il centrosinistra per anni e anni, producendo nell'ente consortile solo arroganza, sprechi e casi giudiziari, verrebbe dopo essere stata suonata alle elezioni rtiammessa in regia "per gentile concessione". Eccellente compagni, eccellente.
Mazzei M.G. più chiara