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LA PINACOTECA FORESIANA

Scritto da : Marcello D'Arco
Pubblicato in data : mercoledì, 16 ottobre 2002

Il Centro Culturale De Laugier ospita la prestigiosa collezione di dipinti, disegni, stampe donati da Mario Foresi nel 1924 al Comune di Portoferraio. Lo zio Alessandro ed il padre Raffaello, elbani di origine e fiorentini di adozione, sono personaggi di spicco della vita culturale toscana a metà del XIX secolo e sono loro ad iniziare la raccolta di opere d’arte. Alessandro, medico, importante collezionista d’arte, è tra i fondatori del Museo del Bargello; Raffaello Foresi, ha interessi archeologici e naturalistici con particolare attenzione all’isola. Mario, laureatosi in ingegneria, per tutta la vita sarà letterato, poeta, bibliofilo, collezionista. Tutti i pezzi della collezione riportano (oltre l’ex libris e l’ex otii rebus) il motto “AMICINEMICI/ PARENTI SERPENTI/ CUGINI ASSASSINI/FRATELLI COLTELLI. L’aveva trovato su una lapide del suo palazzo fiorentino. L’allestimento della Pinacoteca è articolato in 10 sale e vari sono i filoni tematici. Il percorso inizia con una serie di ritratti della famiglia Foresi: quello di Maria Guarello,moglie di Jacopo Foresi, eseguito da Giuseppe Bezzuoli; di Alessandro e di suo fratello Raffaello ad opera di Antonio Ciseri; di Mario, eseguito da David Sani; della figlia Maria Alessandrina dipinta da Pompeo Massani . Altre opere, omaggio esplicito all’isola, sono il Ritratto di Mago Chiò (Telemaco Signorini, 1888); le due versioni del Parco delle Ghiaie e la spiaggia di S.Giovanni (Filippo MarforiSavini); e la darsena di Portoferraio vista da Via Guerrazzi, pure di Signorini. La seconda sala è dedicata al genere di pittura ottocentesco: la Baiadera e l’Odalisca(T.Mazzoni); Studio di donna greca ( S. Ussi); la caricatura del pittore Vittorio Morghen e la caricatura del pittore Charles Lefèvre ( E. Lapi cui si deve anche la tela raffigurante i Ciociari); Bimbi alla vasca (G. Mochi); Dama e Paggio (E.J. Hammand); Fanciulla con pecore (A. Tiratelli). Infine, il ritratto della moglie di Charles Lefèvre eseguito da Felix Henry Giacometti ed il Ritratto di dama inglese del livornese Vittorio Corcos. Nella terza sala, una tavola di anonimo sull’Adorazione dei Magi; una copia del presunto autoritratto di Raffaello attribuito a G. Cannicci ; una copia del Riposo dalla fuga in Egitto del Correggio pure attribuita al Cannicci; Monaco con teschio di ignoto autore ottocentesco. Sul lato destro sono esposti uan Madonna con Bambino e S.Giovannino (XVI sec.); Carità F.Morandini detto il Poppi); Santo in lettura (XVI sec. scuola del veneziano G. Piazzetta). Sala 4 dedicata alle vedute di città: ecco Ponte rotto a Roma e Paesaggio Fluviale (autore ignoto); Ponte alle Grazie e Ponte alla Carraia (G. Moricci); Porto di Livorno (P. Ciafferi). Mitologia e storia antica hanno un loro piccolo spazio: il Cefalo e Procri di Pietro Benvenuti; una copia di Torquato Mazzoni su Giove e la ninfa Io dal Correggio; il suicidio di Lucrezia e la morte di Virginia di Giuseppe Collignon. La sala successiva ospita opere di soggetto militare Battaglia di cavalleria; la Battaglia fra turchi e cristiani (F.A:Simonini); Caccia al leone (bozzetto di anonimo); Battaglia (scuola del Borgognone). Sulla parete a fronte si trova il Vaso di fiori ( A.de Lust ,sec.XVI); Cagna in agguato (P. Roos); Inganno di Caterina della Santa (XVIII sec.?) e Composizione (A. Soci). Infine due piccole Nature morte con frutta attribuite a Michelangelo da Campidoglio. Un ampio spazio è riservato al paesaggio, antico e all’antica: ecco Marina con naufragio e Paesaggio con Diana e Atteone (C. J.Vernet); Paesaggio con cascata, Paesaggio con torre cilindrica e Paesaggio con ponte e figure (F.Zuccarelli); Incontro fra Rut e Booz (B.Elenew); Lago di Nemi ( S.Rosa). Nella successiva parete, un nucleo di dipinti ottocenteschi: Marina al tramonto (V.T.Bosio); Paesaggio (L.F. Watelin); un Paesaggio (dell’elbano Pietro Senno) e due Paesaggi ideali attribuiti a A. Meyering. Nella sala 8 sono esposti oggetti d’arte, mobili antichi, dipinti di argomento sacro ed i ritratti di P.Senno e della moglie attribuiti a G.Martinetti; la Fuga in Egitto di G.B.Castiglione; Santa Maria penitente di G.Bezzuoli. Nella sala 9 sono radunati disegni e stampe: Angelica e Medoro; Primo navigatore; Fuga in Egitto (R.Morghen); Madonna con Bambino e Santi di F.Trenta (copia del disegno di F.Francia); il Figliol prodigo (F.Sabatelli); la stampa Cefalo e Procri (F.Rainaldi); Farinata degli Uberti alla battaglia del Serchio (copia del dipinto di G.Sabatelli esposto al Pitti, di ignoto). Infine “Nanna” ,la modella romana immortalata da A.P.Bellay. Nell’ultima sala, quadri di P.Nomellini (Ritratto di Pietro Gori e Marina di Capri); di P.Senno ( Tramonto nel golfo di La Spezia, Temporale presso Livorno e Fanale di Portoferraio); di L.Loyd (Tamerice); di V.Ciardo (Golfo di Procchio); di G.Mazzei (Saline di Portoferraio ed il Ritratto dell’on. Pilade Del Buono) e, infine, la Darsena di Portoferraio (E.Gordigiani).


portoferraio pinacoteca foresiana Foresi ritratto

portoferraio pinacoteca foresiana Foresi ritratto

portoferraio pinacoteca foresiana Signorini darsena

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portoferraio pinacoteca foresiana saline Mazzei

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portoferraio pinacoteca foresiana odalisca Mazzoni

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portoferraio pinacoteca foresiana Ghiaie Savini

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