Non sono a conoscenza delle segrete cose su Pianosa, ma non posso non rilevare dal comunicato di Legambiente quanto segue: “ …fa bene l’assessore Graziani a richiamare al rispetto di una decisione richiesta dal Comune di Campo e dalla Regione Toscana e condivisa dal Parco Nazionale che ha portato a ridurre il numero dei visitatori giornalieri a 250”. La parola “ condividere” è un po’ fuorviante. La gestione commissariale del Parco mi sembra che abbia semplicemente subito e cercato di mettere una toppa ad una situazione creata dalla stessa gestione. Nell’estate del 2003 il commissario elevò a 450 il numero dei visitatori accompagnando questa decisione da ridondanti e gratificanti dichiarazioni sugli interventi eseguiti nell’isola grazie al Ministero dell’Ambiente, ivi compreso un parco boe che avrebbe permesso la fruizione marina, nonche alla perfetta organizzazione pianificata per le visite. Si scopre poi che i grandiosi interventi erano dei pannicelli , il campo boe delle chiacchere, le operazioni espletate dalle compagnie di navigazione ricche di abusi non meglio conosciuti ( forse sarebbe opportuna un po’ di trasparenza ). Scoppia il problema dei biglietti, le denunce a mezzo stampa sulla disorganizzazione e le cialtronerie con le quali si realizzano le visite, le vessazioni sul cavallo, i litigi fra le compagnie di navigazione. Il commissario chiude Pianosa. Operazione ridicola e propagandistica che dura una notte. Poi si riduce a 250 il numero dei visitatori. Creando altri e comprensibili problemi per le compagnie che avevano pianificato le loro attività su 450 visitatori. Ma anche il numero di 250 su quali criteri si basa ? Sembra di giocare al lotto.
Pianosa