Tutto iniziò nello scorso mese di marzo quando nelle acqua portuali di Marciana Marina in corrispondenza dello sbocco dell'uviale si formò una chiazza schiumosa che fu segnalata da alcuni cittadini alla locale stazione del Corpo Forestale dello Stato. Gli Agenti del CFS chiesero l'intervento dei tecnici della USL per il prelievo del materiale liquido che galleggiava in porto ed iniziarono le indagini per individuare chi avesse causato il temporaneo inquinamento che si sono concluse negli scorsi giorni. Le Analisi dell'ARPAT si compivano definendo come idrocarburi pesanti, ed i Forestali risalivano all'origine della loro disperzione: un cantiere nautico posto a monte del corso d'acqua, i cui addetti avevano provveduto a lavare un piazzale dove si erano accumulati oli provenienti da precedenti lavorazioni con un getto d'acqua che aveva fatto finire gli idrocarburi nell'uviale. Il legale rappresentante dell'impresa individuata è stato segnalato all'Autorità Giudiziaria per aver smaltito irregolarmente delle sostanze classificate come "rifiuti speciali" e che per questo avrebbero dovuto subire un altro trattamento.
Marciana Marina il Porto aereo