La Comunità Montana dell’Elba e Capraia ha terminato l’escavazione di nove pozzi, primo tassello di una serie di interventi previsti nel 1999, per risolvere il problema dell’approvvigionamento idrico sull’isola. Sei dei nove pozzi sono risultati produttivi e, dagli studi effettuati, potranno fornire alla rete idrica, una volta allacciati, un contributo di 52 l\s, aumentando del 50% la disponibilità attuale, che passerà da circa 100 a 150 l\s. I lavori di allacciamento alla rete idrica dei tre pozzi più produttivi, situati tutti nel territorio del comune di Rio Marina e che da soli forniscono circa 46 l\s, verranno avviati al più presto andando ad esaurire il finanziamento regionale che ha già permesso la realizzazione della dorsale Rio Elba- Cavo e l’escavazione dei pozzi. Per poter utilizzare i restanti pozzi, situati nei comuni di Porto Azzurro, Portoferraio e Marciana Marina, i tempi di attesa saranno condizionati al reperimento dei finanziamenti necessari per provvedere alle opere di allacciamento. Notevoli i benefici che questa nuova fonte di approvvigionamento apporterà al bilancio idrico e che saranno visibili dal prossimo anno: l’intervento, infatti, dovrebbe sostituire completamente l’uso delle bettoline provenienti da Livorno, che con i loro 50.000 metri cubi di acqua comportavano un esborso di circa 620.000 € l’anno per l’ente comprensoriale. “Sono soddisfatto dei risultati raggiunti con questi interventi” ha commentato Pietro Galletti, assessore al settore idrico della Comunità Montana, che ha seguito tutte le fasi del progetto “ si tratta di un primo passo, piccolo ma significativo, sulla strada da percorrere per rendere l’Elba, per quanto riguarda il fabbisogno di acqua, autosufficiente dalla terra ferma e ridurre così i disagi che colpiscono la popolazione e i turisti durante i periodi di maggiore affluenza”. Fin qui il comunicato della C.M. ma ci corre l'obbligo, a proposito della erogazione idrica nel versante orientale, di riportare delle sergnalazioni ricevute proprio dalla frazione riomarinese di Cavo dove, negli ultimi tre giorni, si sono creati dei disservizi notevoli. "Per due giorni - ci dicono dei cavesi - l'acqua è uscita solo a gocce dai rubinetti, creando non pochi problemi sia ai residenti che a quanti sono in vacanza, il terzo giorno la portata è un poco aumentata ma l'acqua che usciva dai rubinetti era di pessimo sapore, decisamente salata". E questo della impotabilità (talvolta dichiarata dalle ordinanze dei sindaci, talvolta dettata dalle papille gustative) di un prodotto comunque fatturato come acqua buona da bere è un'altra occasione di polemica. "Si paga (quelli che la bolletta la pagano) soldi buoni per avere spesso acqua non utilizzabile, in questi casi il gestore dovrebbe applicare una riduzione sulle bollette. Non è giusto pagare bollette salate per acqua salata!" Non è giusto in effetti.
rubinetto acqua