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Elbanità poco raccomandabili

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 06 agosto 2004

Caro Marchetti, leggiamo nelle tue parole pacate (come sempre) una velata accusa al nostro anonimato, e ci pare doveroso spiegarti: in realtà siamo dei vigliacconi, temiamo il risentimento dei potenti, abbiamo paura delle loro ritorsioni. Invece, nell’anonimato, possiamo continuare a fare il doppio (triplo, quadruplo) gioco, e fingerci amici e innocui in pubblico e fare i grossi sotto la maschera. Se ne è parlato nelle nostre riunioni sindacali con Zorro, Scaramouche, Robin Hood, Superman, Batman, e gli altri. Anche loro fanno così. E poi, confessiamo, abbiamo paura che se ci si firmasse coi nomi veri non ci c… (prenderebbe in considerazione) nessuno. Invece, fin che dura la curiosità, possiamo avere una piccola parte in commedia, e francamente ce ne approfittiamo. Per questo non ci suicideremo come Oligisto. Siamo vigliacconi e vanitosi. Però non vogliamo approfittarci della pazienza di “Elbareport”; perciò faremo una replica brevissima. 1. Non so se il nostro isolano essere portati ad accogliere tutti sia sempre un merito (ce n’è quattro o cinque che era meglio se se ne stavano alle su’ case). Ma certo siamo ospitali. 2. I “fermenti sociali ed economici che hanno lasciato un segno nella storia d’Italia”, pensiamo si riferiscano ai lavoratori delle miniere e dell’industria siderurgica. Ma forse lì quello che più ha contato è stata l’appartenenza di classe (come si diceva una volta) piuttosto che quella geografica: l’appartenenza a quel ‘proletariato’ che i padri del socialismo indicavano come forza naturalmente rivoluzionaria indipendentemente da ogni altra definizione (“proletari DI TUTTO IL MONDO unitevi”). 3. Dei “valori peculiari” di noi isolani facciamo bene a ricordarci, ma per riandarli a cercare, se ci riesce: perché se no, con il 54% di abbandono scolastico dopo la licenza media, ‘apertura’ e ‘dinamicità’ diventano quasi un’ironia. Per fortuna che c’è anche chi pensa per tutti noi: leggiamo stamani su un quotidiano locale una notizia che ci ha rincuorato. Di fronte alla crisi del turismo e dell’economia elbana Leopoldo Provenzali ha la soluzione definitiva: “Occorre una strategia”. Vedete, era così semplice. Ora è tutto a posto. Un bell’esempio di ‘elbanità’.


Primula Rossa Fiori Piante

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