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La Regione Toscana alle Olimpiadi della Geologia

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 06 agosto 2004

Un grande appuntamento internazionale che ogni 4 anni raccoglie i principali studiosi e scienziati nel campo delle Scienze Geologiche; Università, Enti Pubblici, liberi professionisti e Istituti di ricerca di tutto il mondo si sono dati appuntamento a Firenze per l’ultima settimana di agosto. Già 7000 le iscrizioni da tutti i continenti, 336 sessioni scientifiche programmate, 60 incontri tra workshops e corsi brevi, una trentina di escursioni geologiche e numerose manifestazioni collaterali, tra cui il Geoexpo 2004 e il Festival del Cinema Scientifico. La Regione Toscana, attiva da sempre sul fronte dalla Tutela del Territorio, della Difesa del Suolo, della Pianificazione Territoriale e della Salvaguardia delle Risorse Idriche, sarà presente con tantissime iniziative. Centro delle attività, allestito all’interno del Padiglione Spadolini, un ampio spazio expo nel quale saranno presenti accanto al Servizio Geologico Regionale, il LAMMA CRES e gli Uffici Regionali che si occupano di Viabilità, Rifiuti e Bonifiche, Rischio Sismico, Sviluppo Banche Dati, Miniere, Tutela Acque Interne e Costiere, Grandi Opere e Inventario dei Fenomeni Franosi Italiani (IFFI).Il Servizio Geologico Regionale, attraverso una postazione fissa con maxi schermo, racconterà il Progetto della Carta Geologica Regionale alla scala 1:10.000, mostrando la metodologia operativa, dal rilevamento alla digitalizzazione e alcuni esempi di applicazione come la Carta sull’Erosione dei Suoli. Tra il materiale in distribuzione presso lo spazio expo, la Nuova Carta Geologica della Toscana 1:250.000 e un’inedita pubblicazione nata dalla collaborazione della Direzione Generale Politiche Territoriali ed Ambientali della Regione Toscana con il Dipartimento di Scienze della Terrra dell’Università di Firenze; un bellissimo libro, con 4 DVD allegati, che si propone di tracciare un percorso che collega idealmente i primi prodotti cartografici geologici (fondati su rilevamenti e trascrizione manuale sulle basi topografiche allora disponibili) ai più recenti supporti digitali che incorporano complete banche dati periodicamente aggiornate…e ancora modellizzazioni 3D per rappresentare fenomeni ipogei come l’Antro del Corchia, tecnologie stereomicroscopiche che si utilizzano per il restauro dei marmi, gli ultimi studi sugli impatti idrogeologici dei lavori in galleria portati avanti dalla TAV.


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